Riutilizzo acque reflue: nuovo Regolamento UE per la gestione del rischio
Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 20 giugno 2024 è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2024/1765 della Commissione dell’11 marzo 2024 che integra il Regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche tecniche degli elementi chiave della gestione del rischio. Le disposizioni contenute nel Regolamento saranno vincolanti per gli operatori dal 10 luglio 2024.
Il regolamento 2024/1765/UE ha definito in dettaglio i principali elementi del Piano di gestione dei rischi che comprendono in particolare:
- descrizione del sistema di riutilizzo;
- processo di produzione delle acque affinate;
- informazioni sulla distribuzione,
- tecniche di irrigazione,
- uso previsto e le colture coinvolte;
- individuazione di tutti i pericoli o eventi pericolosi derivanti dal sistema di riutilizzo dell’acqua che possono comportare un rischio per la salute pubblica o per l’ambiente.
La stesura del Piano di gestione del rischio è un obbligo per tutti gli attori della “catena” legata al riutilizzo delle acque reflue depurate ai sensi del regolamento 2020/741/Ue e va allegato alla domanda di autorizzazione.
Il Piano di gestione del rischio andrà elaborato sulla base degli elementi individuati in allegato II al regolamento 2020/741/Ue ovvero:
- Descrizione del sistema di riutilizzo dell’acqua;
- Produzione di acqua depurata;
- Magazzinaggio;
- Distribuzione;
- Metodi di irrigazione;
- Destinazione d’uso e categorie di colture;
- Identificazione di tutte le parti coinvolte nel sistema di riutilizzo dell’acqua e descrizione dei loro ruoli e responsabilità;
- Identificazione dei potenziali pericoli e degli eventi pericolosi;
- Pericoli;
- Eventi pericolosi;
- Identificazione degli ambienti e delle popolazioni a rischio e delle vie di esposizione ai potenziali pericoli identificati;
- Popolazioni;
- Ambienti;
- Vie di esposizione;
- Valutazione dei rischi per l’ambiente e per la salute umana e animale;
- Tipologie di valutazione del rischio;
- Requisiti e obblighi di cui tenere conto nella valutazione del rischio;
- Requisiti aggiuntivi o più severi per la qualità e il monitoraggio dell’acqua;
- Misure preventive e barriere;
- Sistemi e procedure di controllo della qualità;
- Sistemi di monitoraggio ambientale;
- Sistemi per la gestione di incidenti ed emergenze;
- Meccanismi di coordinamento.