Checklist SUVA per evitare la manipolazione dei dispositivi di protezione

La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta, e uno degli aspetti più critici è l’uso corretto dei dispositivi di protezione. Dispositivi di protezione manipolati o mancanti sono spesso causa di infortuni gravi dovuti a cesoiamento o schiacciamento. La legge vieta qualsiasi tipo di manomissione e l’uso di macchine con dispositivi di protezione manipolati. 

Il documento elaborato da SUVA fornisce una lista di controllo dettagliata per aiutare le aziende a individuare e prevenire i pericoli associati alla manipolazione dei dispositivi di protezione. Seguendo queste linee guida, è possibile garantire che le macchine e gli impianti siano dotati di dispositivi di protezione efficaci, riducendo così il rischio di infortuni sul lavoro.

 

SUVA – STOP alla manipolazione dei dispositivi di protezione -Lista di controllo

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Fonte: SUVA 

																				

Valutazione dinamica del rischio in contesto Seveso: l’innovativo metodo proposto da INAIL

Il documento INAIL analizza la valutazione dinamica del rischio nel contesto normativo degli impianti soggetti alla Direttiva Seveso III (Direttiva EU/2012/18), applicabile agli stabilimenti che manipolano sostanze pericolose. Questo approccio dinamico, sviluppato nel progetto DYN-RISK, integra tecnologie innovative come reti neurali, reti Bayesiane e modelli di Markov per anticipare le deviazioni operative e prevenire incidenti critici. Tra i principali temi trattati vi è l’applicazione della metodologia DYN-RISK in due casi studio: una raffineria petrolifera e un impianto di recupero vapori. Il documento esplora anche l’approccio Risk Based Inspection (RBI), utilizzato per ottimizzare la manutenzione, e discute tecniche avanzate come il metodo delle finestre operative (IOW) per monitorare le variazioni nei parametri di esercizio, essenziale per gestire la corrosione da sulfidazione a caldo.

Questa ricerca è indirizzata a professionisti del settore, ricercatori, e autorità di controllo, e mira a diffondere tecniche di gestione del rischio industriale dinamiche per raggiungere l’obiettivo di una “industria senza incidenti”. La valutazione dinamica del rischio è particolarmente rilevante per la transizione energetica e per mantenere la sicurezza negli impianti industriali che si evolvono rapidamente.

 

																				

Annuario ISPRA sui dati ambientali: un approfondimento sul comparto industriale

Il documento ISPRA Ambiente in Italia – Annuario dei dati ambientali 2023 offre un’analisi dettagliata dello stato dell’ambiente italiano, suddividendo le informazioni in 21 aree tematiche. Ogni area include indicatori specifici che coprono diverse dimensioni ambientali, quali agricoltura, trasporti, atmosfera, risorse idriche e gestione dei rifiuti. Questi indicatori sono progettati per monitorare la qualità ambientale, rispondere agli obiettivi di sostenibilità del Green Deal europeo e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), e offrire un quadro aggiornato per decisioni politiche e scientifiche.

 

Approfondimento sulla sezione industria

Nella sezione dedicata all’industria, il rapporto ISPRA evidenzia l’impatto ambientale di questo settore lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti, dalla produzione allo smaltimento. Le attività industriali in Italia comprendono circa 390.500 imprese, principalmente nel settore manifatturiero, e si concentrano prevalentemente nel Nord del Paese. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, il numero di aziende industriali è diminuito, con un calo significativo delle imprese estrattive.

La pressione dell’industria sull’ambiente si manifesta attraverso l’emissione di inquinanti atmosferici e idrici, nonché nella produzione di rifiuti. Per mitigare tali effetti, la regolamentazione ambientale richiede alle imprese di ottenere Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), che prevedono l’uso delle migliori tecniche disponibili (Best Available Techniques, BAT). Le tecniche adottate sono di due tipi:

  • le tecnologie di fine ciclo, che trattano i contaminanti a valle del processo produttivo
  • le tecnologie integrate, che mirano a ridurre l’inquinamento alla fonte delle imprese per la protezione ambientale. 

Gli investimenti su queste tecnologie sono calati del 23,5% rispetto all’anno precedente, evidenziando una tendenza negativa dal 2016. Le principali aree di investimento riguardano la gestione delle acque reflue, la protezione dell’aria e la conservazione della biodiversità.

 

Riutilizzo delle acque reflue nel settore industriale

Il documento ISPRA 2023 dedica ampio spazio al trattamento e al riutilizzo delle acque reflue, enfatizzando la necessità di gestire e riciclare questa risorsa in modo sostenibile. La gestione delle acque reflue industriali rappresenta un settore chiave per ridurre l’impatto ambientale del comparto industriale, il quale include diverse tecniche di depurazione per eliminare inquinanti prima del rilascio o del riuso delle acque.

L’industria italiana impiega investimenti significativi per il trattamento delle acque reflue, come dimostrano i dati sugli investimenti ambientali in tecnologie avanzate per la gestione idrica (CEPA2). Con un ammontare complessivo di 1.889 milioni di euro spesi tra il 2016 e il 2020, la gestione delle acque reflue rappresenta una delle principali aree di investimento per le imprese. Il riuso delle acque depurate trova applicazione in diverse industrie per ridurre la domanda di risorse idriche fresche, una scelta in linea con le normative europee e nazionali volte a mitigare gli impatti ambientali​.

Le tecnologie applicate includono trattamenti di “end of pipe” per la rimozione degli inquinanti post-processo e tecniche integrate che agiscono direttamente durante il ciclo produttivo. L’obiettivo è minimizzare le emissioni inquinanti, includendo processi come la filtrazione avanzata e la disinfezione per consentire un riutilizzo sicuro delle acque reflue all’interno dei processi produttivi stessi o per applicazioni di irrigazione industriale e civile​.

In sintesi, l’approccio al riutilizzo delle acque reflue in Italia è ben strutturato, sostenuto da investimenti in tecnologie avanzate e in linea con le direttive ambientali europee. Tuttavia, permane la necessità di uniformare la gestione idrica su tutto il territorio per garantire un uso più sostenibile e circolare della risorsa idrica.

Il documento integrale è scaricabile al seguente link: Ambiente in Italia: uno sguardo d’insieme. Annuario dei dati ambientali 2023

																				

Scale fisse a pioli: requisiti di sicurezza, marcature obbligatorie e utilizzo corretto

Il documento “Scale fisse a pioli su impianti industriali” della Suva delinea i requisiti di sicurezza per l’installazione e l’uso delle scale fisse a pioli sugli impianti industriali, in conformità alla norma ISO 14122-4. Il documento rappresenta uno strumento utile per migliorare la sicurezza negli impianti industriali, fornendo indicazioni pratiche e dettagliate che aiutano a ridurre i rischi associati all’uso delle scale fisse a pioli.

Vengono specificati i criteri di costruzione, uso e manutenzione, con particolare attenzione all’antiscivolo, alla prevenzione delle cadute e all’accesso sicuro. Le scale fisse sono consentite solo per utilizzi occasionali (circa una volta al mese), mentre per usi più frequenti si consigliano scale a pedata.

Sono inclusi requisiti dettagliati per i dispositivi anticaduta e le marcature obbligatorie.

 

Scale fisse a pioli su impianti industriali – SUVA

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Fonte: Suva

																				

Aggiornamento normativo – Settembre 2024

UNI/PdR 168:2024

Gestione digitale della documentazione in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei o mobili

 

 

UNI/PdR 169:2024

Sostenibilità delle macchine da stampa flessografiche a tamburo centrale – Requisiti e indicatori di innovazione per i processi di stampa

 

 

 

UNI/PdR 166:2024

Figure professionali operanti nell’ambito delle tecnologie “a basso impatto ambientale” o Trenchless Technology – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità

 

 

UNI EN 14717:2024

Saldatura e processi correlati – Lista di controllo per gli aspetti ambientali

Recepisce 

EN 14717:2024

 

 

UNI CWA 18038:2024

Metodologia per la gestione della strategia di manutenzione e dei progetti di rigenerazione di grandi apparecchiature industriali

Adotta CWA 18038:2023

 

 

 

UNI EN 14986:2024

Progettazione di ventilatori che operano in atmosfere potenzialmente esplosive

Recepisce 

EN 14986:2024

 

 

 

UNI/TR 11953:2024

Ingegneria della sicurezza contro l’incendio – Linea Guida per l’utilizzo della UNI ISO/TR 23932-2

 

 

 

UNI EN 17955:2024

Valvole industriali – Sicurezza funzionale delle valvole automatiche di sicurezza

Recepisce 

EN 17955:2024

 

 

Fonte: UNI- Ente Italiano normazione


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Sentenze – Settembre 2024

Cassazione Penale, Sez. 3, 30 settembre 2024, n. 36343

Reati in materia di sicurezza sul lavoro

 

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 12 settembre 2024, n. 34387

Nozione di cantiere unico ai fini della nomina del coordinatore e della redazione del PSC

 

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 16 settembre 2024, n. 34772

Infortunio durante il taglio di stoffa con la macchina priva di protezione nella zona taglierina. Querela

 

Cassazione Penale, Sez. 3, 06 settembre 2024, n. 33863

Plurime contravvenzioni in materia di sicurezza: l’esistenza di preposti non esonera il datore di lavoro dagli obblighi previsti

 

 

Fonte: Osservatorio Olympus – Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro


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Guida EU-OSHA ai programmi di finanziamento europei per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

Segnaliamo un utile documento pubblicato dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (EU-OSHA) intitolato “Guida ai finanziamenti EU-OSHA 2024” e scaricabile al seguente link. Questa guida mira a fornire informazioni sui finanziamenti disponibili nell’Unione Europea nel settore della sicurezza e salute sul lavoro (OSH), con l’obiettivo di aiutare i soggetti interessati a identificare le fonti di finanziamento adeguate per le loro iniziative.

La guida si rivolge a vari gruppi, tra cui autorità nazionali, datori di lavoro, sindacati, professionisti della sicurezza e salute sul lavoro, istituzioni di ricerca, piccole e medie imprese (PMI) e società civile.

I principali programmi di finanziamento europei trattati nella guida includono:

  1. Fondi gestiti direttamente dalla Commissione Europea, come il Fondo Sociale Europeo Plus (ESF+), EU4Health e Horizon Europe, che finanziano progetti in aree come la salute, la sicurezza sul lavoro, l’innovazione e l’occupazione.
  2. Fondi gestiti dagli Stati membri, come i fondi della politica di coesione, con l’obiettivo di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’UE.

Ogni programma include dettagli su requisiti di ammissibilità, obiettivi e settori prioritari. La guida fornisce anche suggerimenti su come leggere i bandi di gara e preparare le proposte di finanziamento.

 

Fonte: Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (EU-OSHA)

																				

Sicurezza delle PLE e prevenzione dei rischi: la circolare MLPS raccomanda verifiche periodiche dettagliate

La Circolare n. 7 del 12 settembre 2024, emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, affronta le problematiche legate alla sicurezza nell’uso delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE) ed è scaricabile al seguente link. Il documento è stato redatto in seguito a frequenti incidenti sul lavoro, spesso dovuti a cedimenti strutturali delle PLE.

Il Ministero, in collaborazione con INAIL e il Coordinamento Tecnico Interregionale, ha analizzato gli incidenti degli ultimi dieci anni, rilevando che molti sono causati da problemi di fatica strutturale e saldature non corrette. La circolare raccomanda una manutenzione costante e verifiche periodiche dettagliate per prevenire rischi.

Viene sottolineata l’importanza di documentare ogni controllo, mantenendo aggiornato un registro, e vengono indicati i punti critici delle PLE da monitorare con attenzione.

 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

 
																				

Aggiornamento normativo – Agosto 2024

UNI EN ISO 19085-6:2024

Macchine per la lavorazione del legno – Sicurezza – Parte 6: Fresatrici verticali monoalbero (toupie)

Recepisce 

EN ISO 19085-6:2024

 

 

UNI EN ISO 15544:2024

Industrie del petrolio e del gas – Impianti di produzione offshore – Requisiti e linee guida per la risposta alle emergenze

Recepisce 

EN ISO 15544:2024

 

 

UNI ISO 20121:2024

Sistemi di gestione della sostenibilità degli eventi – Requisiti e guida per l’utilizzo

Adotta 

ISO 20121:2024

 

 

UNI ISO 45006:2024

Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro – Linee di indirizzo per le organizzazioni per prevenire, controllare e gestire le malattie infettive

Adotta 

ISO 45006:2023

 

 

UNI EN 12077-2:2024

Sicurezza degli apparecchi di sollevamento – Requisiti per la salute e la sicurezza – Parte 2: Dispositivi di limitazione e indicazione

Recepisce 

EN 12077-2:2024

 

Fonte: UNI- Ente Italiano normazione


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Sentenze – Agosto 2024

Cassazione Penale, Sez. Feriale, 23 agosto 2024, n. 33094

Distacco dell’argano montato erroneamente dal preposto. Responsabilità del datore di lavoro

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 22 agosto 2024, n. 32955

Ribaltamento della scala durante l’ispezione del forno rotativo e responsabilità del datore di lavoro. La condotta del lavoratore, per quanto autonomamente determinatasi, non interrompe il nesso

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 02 agosto 2024, n. 31664

Esposizioni prolungate dei lavoratori alle fibre e alle polveri dell’amianto

 

 

Fonte: Osservatorio Olympus – Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro


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