
Guida Ispra alla rendicontazione di sostenibilità ESG
Il 31 gennaio 2025 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha pubblicato le nuove linee guida per la rendicontazione di sostenibilità ESG, dopo che era stato messo in consultazione dal maggio all’agosto 2024 il relativo documento tecnico. Queste linee guida, denominate Linee Guida 208/2024, sono state sviluppate per supportare le imprese nell’elaborazione di bilanci di sostenibilità conformi agli standard europei ESRS.
Obiettivi delle linee guida per la rendicontazione di sostenibilità ESG
Le linee guida mirano a fornire un supporto tecnico-scientifico per aiutare le aziende a comunicare le informazioni ambientali rilevanti agli stakeholder. Questo è in linea con la direttiva europea 2024/2464/UE, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
Contenuti delle linee guida per il bilancio ambientale
Le linee guida includono:
- 29 indicatori ambientali: ogni indicatore è accompagnato da una descrizione, metodologia di calcolo e fonti informative
- Strumenti di supporto: per la redazione del bilancio green in conformità agli standard ESRS
- Utilizzo volontario: le informazioni contenute non hanno efficacia normativa e sono utilizzabili su base volontaria
Inoltre, le linee guida forniscono un quadro metodologico dettagliato per la rendicontazione della sostenibilità ambientale. Questo documento include metodologie, informazioni e indicatori ambientali per supportare le imprese e gli investitori nella generazione di dati ambientali affidabili e comparabili. Gli obblighi di informativa introdotti dalla regolamentazione sulla finanza sostenibile sono corposi e complessi, richiedendo un adeguato quadro di sostegno tecnico nella fase di attuazione della disciplina
Importanza della rendicontazione ESG per l’economia sostenibile
La rendicontazione ESG è cruciale per garantire la trasparenza delle attività aziendali e il loro impatto sull’ambiente e sulla società. Le nuove regole europee richiedono alle imprese di fornire periodicamente queste informazioni, ampliando l’obbligo storico del bilancio di sostenibilità. Le linee guida Ispra aiutano le aziende a comprendere i contenuti e le modalità con cui generare le informazioni ambientali richieste dai nuovi standard.
Conclusione sulla guida Ispra alla rendicontazione ESG
Le linee guida Ispra rappresentano uno strumento essenziale per le imprese che desiderano conformarsi alle nuove normative europee e migliorare la loro trasparenza ambientale. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il documento completo sul sito di Ispra.
Fonte: Ispra – La sfida ambientale per la finanza sostenibile – Ispra – Linee Guida 208/2024

Pubblicato il primo rapporto globale sulla sicurezza dell’IA: rischi, sfide e soluzioni
Il primo Rapporto Internazionale sulla Sicurezza dell’IA è stato pubblicato per informare le discussioni al prossimo Summit sull’Azione dell’IA, che si terrà in Francia il mese prossimo. Questo rapporto, ispirato al Rapporto IPCC delle Nazioni Unite, stabilisce un nuovo standard di rigore scientifico nella valutazione della sicurezza dell’IA avanzata.
Obiettivi del rapporto
Il rapporto mira a fornire una comprensione scientifica condivisa dei sistemi di IA avanzata e dei loro rischi. È stato redatto da un gruppo di 100 esperti internazionali indipendenti, nominati da 30 paesi, tra cui Francia, Cina, Stati Uniti e Regno Unito, oltre che da organizzazioni come l’ONU, l’UE e l’OCSE.
Contenuti del rapporto
Il documento di 300 pagine analizza in dettaglio i rapidi progressi dell’IA e i rischi crescenti associati al suo utilizzo, evidenziando come molti investitori non abbiano valutato adeguatamente tali rischi.
Il rapporto copre vari aspetti della sicurezza dell’IA, tra cui:
- Capacità dell’IA generale: analisi di come i modelli di IA generale funzionano internamente e come possono essere progettati per comportarsi in modo affidabile
- Rischi emergenti: identificazione dei rischi associati ai rapidi progressi delle capacità dell’IA e delle loro implicazioni
- Aree di ricerca futura: promozione di ulteriori ricerche su come mitigare i rischi dell’IA e garantire che i sistemi di IA avanzata siano sicuri e affidabili
Vengono inoltre esaminate strategie di mitigazione, sfide normative e disparità globali nello sviluppo tecnologico.
Importanza del rapporto
Il rapporto è stato lanciato al Summit sulla Sicurezza dell’IA nel novembre 2023 e rappresenta un punto di riferimento globale per la sicurezza dell’IA. Contribuisce a colmare le lacune nella comprensione scientifica dei rischi emergenti dell’IA, fornendo una base di evidenze per supportare i decisori politici nel promuovere la sicurezza dell’IA.
Conclusioni e sviluppi futuri
Il Primo Rapporto Internazionale sulla Sicurezza dell’IA è un documento fondamentale che cerca di colmare il divario tra il progresso tecnologico e la gestione dei rischi associati. La sua pubblicazione segna un passo cruciale verso un approccio globale alla sicurezza dell’intelligenza artificiale, ponendo le basi per una cooperazione internazionale più forte e per un futuro in cui l’IA possa essere utilizzata in modo sicuro, equo e responsabile.
Tuttavia, resta ancora molto lavoro da fare: il rapporto sottolinea l’urgenza di azioni concrete da parte dei governi e delle aziende per garantire che l’IA non solo migliori la vita delle persone, ma lo faccia senza minacciare la stabilità sociale ed economica globale.

Aggiornamento normativo – Gennaio 2025
Principi ergonomici relativi al carico di lavoro mentale – Parte 2: Principi di progettazione
Recepisce
Ergonomia dell’interazione uomo-sistema – Parte 115: Guida alla progettazione concettuale, alla progettazione dell’interazione utente-sistema, alla progettazione dell’interfaccia utente e alla progettazione dla navigazione
Recepisce
Impianti di trattamento delle acque reflue – Parte 1: Principi generali di progettazione e costruzione
Recepisce
Prove non distruttive – Esami ad ultrasuoni – Specifica per blocco di taratura a gradini
Recepisce
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Riutilizzo dell’acciaio strutturale
Recepisce
Macchine per l’industria alimentare – Dosatrici per prodotti di panificazione e pasticceria artigianali – Requisiti di sicurezza e di igiene
Recepisce
Prove non distruttive – Caratterizzazione e verifica dei sistemi ad ultrasuoni “phased array” – Parte 3: Sistemi combinati
Recepisce
Prove non distruttive – Prova di emissione acustica (AT) – Rilevazione delle perdite mediante emissione acustica
Recepisce
Prove non distruttive – Prove ad ultrasuoni – Specifiche per un blocco di calibrazione per prove phased array (PAUT)
Recepisce
Prove non distruttive – Visori per radiografie industriali – Requisiti minimi
Recepisce
Fonte: UNI- Ente Italiano normazione

Sentenze – Gennaio 2025
Cassazione Penale, Sez. 4, 27 gennaio 2025, n. 2998
Grave infortunio alla mano del lavoratore con la “macchina troncatrice”. Difetto di manutenzione e scorretta procedura di lavoro
Cassazione Penale, Sez. 4, 23 gennaio 2025, n. 2762
Infortunio mortale durante la pulizia di un silo atto alla raccolta di segatura
Cassazione Penale, Sez. 4, 10 gennaio 2025, n. 1000
Amputazione delle gambe con la pressa per la compattazione dei rifiuti in comodato d’uso
Cassazione Penale, Sez. 4, 08 gennaio 2025, n. 565
Operaio precipita dalla rampa di carico: mancanza di adeguate protezioni della banchina
Cassazione Penale, Sez. 4, 08 gennaio 2025, n. 549
Taglio delle dita con la macchina troncatasselli priva di protezione

Nuove soluzioni di sicurezza per i laminatoi nell’industria della plastica e della gomma
Nel settore della plastica e della gomma, i laminatoi sono tra le macchine industriali più pericolose per gli operatori. In particolare, i punti di alimentazione del materiale rappresentano aree ad alto rischio, dove le mani degli addetti sono spesso vicine a zone pericolose. I tradizionali sistemi di sicurezza, come barre sensibili alla pressione o barriere luminose, non sono sempre efficaci, poiché non riescono a distinguere tra l’operatore e il materiale, generando falsi allarmi e incoraggiando la manipolazione dei dispositivi di protezione.
Per affrontare questa problematica, l’Istituto per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (IFA), insieme alla BG RCI (Assicurazione Sociale Tedesca per gli Infortuni sul Lavoro), ha sviluppato un nuovo sistema di sicurezza basato su transponder da polso. Questa tecnologia crea un campo di rilevamento attorno alle aree pericolose e attiva il comando di arresto quando un transponder si avvicina troppo alla zona di rischio.
Fasi di sviluppo e conformità agli standard di sicurezza
Il progetto ha seguito un processo in diverse fasi:
- Fase 1 – Valutazione del Concetto: L’IFA ha condotto test per verificare la fattibilità del sistema, confermandone l’efficacia per garantire i livelli di sicurezza richiesti.
- Fase 2 – Sviluppo e Test sul Campo: Un’azienda specializzata ha progettato il sistema in conformità con gli standard di sicurezza più recenti, come la norma EN 1417:2023-11 che regola i laminatoi e la normativa EN ISO 13849-1 che richiede un livello di sicurezza Performance Level d, Categoria 3. I transponder sono dotati di due canali separati per ogni mano, garantendo il funzionamento sicuro anche in caso di guasti.
Come funziona il sistema di sicurezza con transponder
Il nuovo sistema di sicurezza opera secondo il seguente concetto:
- Durante il funzionamento del laminatoio, gli operatori si trovano all’interno di una zona monitorata.
- Se un operatore indossa due transponder, i sistemi di sicurezza tradizionali (come le barre sensibili alla pressione) vengono disattivati per prevenire falsi allarmi.
- Gli operatori senza transponder rimangono protetti dai dispositivi di sicurezza tradizionali.
- Il sistema rileva eventuali transponder rimossi o dimenticati vicino alla macchina, impedendo manomissioni o utilizzi non conformi.
Vantaggi del nuovo sistema per l’industria della plastica e della gomma
L’adozione della tecnologia basata su transponder porta diversi benefici:
- Maggiore sicurezza: il sistema di protezione attiva riduce significativamente il rischio di incidenti.
- Minori interruzioni della produzione: l’eliminazione dei falsi allarmi evita blocchi non necessari, migliorando l’efficienza.
- Facilità di integrazione: il sistema può essere facilmente adattato ai laminatoi esistenti, senza necessitare di interventi complessi.
Destinatari della tecnologia di sicurezza per laminatoi
Questa innovazione è destinata principalmente a produttori di laminatoi, installatori e aziende del settore plastica e gomma. L’adozione di questi sistemi rappresenta un’opportunità unica per migliorare la sicurezza e la produttività dei processi industriali, riducendo i rischi per gli operatori.
Conclusioni: un nuovo standard di sicurezza per i laminatoi
Il progetto sviluppato dall’IFA segna un’importante evoluzione nella sicurezza dei laminatoi. Concludendo la seconda fase e iniziando l’implementazione dei prototipi, questo sistema innovativo potrebbe diventare un nuovo standard di sicurezza nel settore, combinando tecnologia avanzata e normative rigorose per garantire ambienti di lavoro più sicuri e produttivi.
Fonte: DGUV- Deutsche Gesetzliche Unfallversicherung

Protezione dell’udito: la nuova tabella di livelli sonori di Suva
La Suva ha recentemente pubblicato una tabella di livelli sonori specifica per la costruzione di macchine e impianti, un documento essenziale per la protezione della salute dei lavoratori esposti a rumori elevati sul posto di lavoro.
Perché è importante conoscere i livelli sonori in azienda?
L’esposizione prolungata a forti rumori può causare danni permanenti all’udito. Per questo motivo, è fondamentale conoscere i livelli sonori presenti in azienda e adottare misure di protezione adeguate. La tabella elaborata da Suva fornisce una guida dettagliata sui livelli di esposizione al rumore per diverse professioni e funzioni, identificando le principali fonti di rumore e le attività più rumorose. Scaricando e utilizzando questa tabella, i datori di lavoro possono proteggere efficacemente la salute del loro personale e prevenire danni permanenti all’udito
Utilizzo della tabella
La tabella è uno strumento pratico per i datori di lavoro, che possono utilizzarla per:
- Valutare i livelli di rumore: Identificare le aree e le attività con esposizione a rumori elevati.
- Adottare misure di protezione: Implementare soluzioni per ridurre l’esposizione al rumore e proteggere la salute dei lavoratori.
- Conformarsi alle normative: Assicurarsi che l’azienda rispetti le norme vigenti in materia di emissioni sonore e livelli di pressione sonora
Tabella livelli acustici Suva

Analisi degli infortuni nel settore metalmeccanico: sicurezza sul lavoro e prevenzione
Il settore metalmeccanico, che include le attività di metallurgia (C24) e la fabbricazione di prodotti in metallo (C25), è stato oggetto di un approfondito studio sugli infortuni sul lavoro. Il rapporto Scheda InforMo 23, curato dall’INAIL in collaborazione con ATS Insubria e Confindustria Varese, fornisce un’analisi dettagliata degli infortuni nel settore metalmeccanico, con particolare attenzione alle dinamiche infortunistiche e alle misure preventive.
Tabella distribuzione incidenti settore metalmeccanico
Principali cause di infortunio nel settore metalmeccanico
L’analisi delle cause infortunistiche ha identificato 1144 fattori di rischio, suddivisi in sei categorie principali:
- Attività dell’infortunato (AI): 40,5%
- Utensili, macchine, impianti (UMI): 31,4%
- Attività di terzi (AT): 8,8%
- Materiali (MAT): 7,2%
- Ambiente (AMB): 6,6%
- Dispositivi di protezione individuale (DPI): 5,6%
Tabella cause incidenti settore metalmeccanico
Principali fattori di rischio nel settore metalmeccanico
Utensili, Macchine e Impianti (UMI)
- Frequenza degli incidenti 1,5 volte superiore alla media
- Problemi di sicurezza: assenza/inadeguatezza delle protezioni, rimozione/manomissione delle protezioni, malfunzionamento delle attrezzature
Materiali
- Problemi di stoccaggio errato o inadeguato
- Caratteristiche fisiche e conformazioni particolari dei materiali
Ambiente e DPI
- Assenza di barriere/protezioni, percorsi di sicurezza, segnaletica
- Problemi di sicurezza legati al mancato uso o fornitura di DPI adeguati
Tipologie di incidenti nel settore metalmeccanico
Contatto con organi di lavoro in movimento
- Criticità nelle macchine e attrezzature utilizzate
- Attrezzature coinvolte: presse piegatrici, stampatrici, torni, saldatrici, ecc.
Caduta dall’alto di gravi
- Errate modalità lavorative dell’infortunato o di terzi
- Problemi di stoccaggio e movimentazione dei carichi
Avviamento inatteso/inopportuno di veicolo, macchina, attrezzatura
- Criticità sulle macchine/attrezzature/impianti
- Procedure lavorative dell’infortunato e di terzi
Misure preventive e protettive
Il rapporto sottolinea l’importanza di una corretta valutazione del rischio e dell’implementazione di misure preventive e protettive. Tra queste, spiccano:
- Procedure operative dettagliate: per limitare il contatto con organi di lavoro in movimento.
- Formazione e addestramento: per garantire l’uso corretto delle attrezzature.
- Buone pratiche: come la movimentazione sicura di billette e l’uso di carroponte per spostamenti particolari.
Fonte: INAIL

Prevenzione degli infortuni nella movimentazione dei carichi: buone pratiche per il settore logistico
La movimentazione manuale dei carichi nel settore della logistica rappresenta una delle principali cause di infortuni sul lavoro, in particolare quelli legati a disturbi muscoloscheletrici. Per affrontare efficacemente questa problematica, la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha elaborato un documento intitolato Buone pratiche per la prevenzione degli infortuni da movimentazione di carichi nel comparto della logistica.
Principali fattori di rischio nella movimentazione manuale dei carichi
Le attività tipiche del settore logistico che comportano rischi significativi includono:
- Picking: prelievo e smistamento manuale della merce.
- Smistamento o tracciatura con scanner: operazioni ripetitive che possono causare sovraccarico degli arti superiori.
- Carico e scarico manuale dei veicoli: movimentazione di carichi spesso pesanti o ingombranti.
Queste attività possono comportare posture incongrue, sforzi eccessivi e movimenti ripetitivi, aumentando il rischio di infortuni.
Buone pratiche per la prevenzione degli infortuni
Per mitigare i rischi associati alla movimentazione manuale dei carichi, si raccomanda l’adozione delle seguenti buone pratiche:
- Valutazione del rischio: effettuare una valutazione specifica del rischio di sovraccarico biomeccanico, considerando tutte le attività che comportano movimentazione manuale dei carichi, traino/spinta, sovraccarico degli arti superiori e posture incongrue.
- Formazione del personale: fornire una formazione adeguata ai lavoratori sulle tecniche corrette di sollevamento e movimentazione dei carichi, promuovendo l’adozione di posture ergonomiche e l’utilizzo di ausili meccanici quando necessario.
- Utilizzo di attrezzature adeguate: dotare i magazzini di attrezzature come carrelli elevatori, transpallet e sistemi di sollevamento assistito per ridurre lo sforzo fisico richiesto ai lavoratori.
- Organizzazione del lavoro: pianificare le attività lavorative in modo da evitare sovraccarichi, alternando compiti diversi e prevedendo pause adeguate per ridurre l’affaticamento muscolare.
- Ambiente di lavoro sicuro: assicurarsi che le aree di lavoro siano ben illuminate, ordinate e prive di ostacoli, con pavimentazioni adeguate per prevenire scivolamenti e cadute.
Strumenti di supporto per le aziende
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle aziende una lista di controllo/scheda di autovalutazione per la prevenzione degli infortuni da sforzo nella movimentazione manuale dei carichi. Questo strumento aiuta le imprese a identificare le criticità presenti nei processi lavorativi e a implementare le misure correttive necessarie.
Conclusioni
L’adozione di buone pratiche nella movimentazione manuale dei carichi è essenziale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori nel settore della logistica. Le aziende sono incoraggiate a implementare le linee guida fornite dalla Regione Emilia-Romagna e a promuovere una cultura della prevenzione all’interno dei propri ambienti di lavoro.
Per approfondire l’argomento e accedere al documento completo sulle buone pratiche, è possibile visitare il sito ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Fonte: Regione Emilia-Romagna | Sezione Salute

Acque reflue: la nuova Direttiva UE trasforma i depuratori in fabbriche verdi
Dal 1° gennaio 2025 è ufficialmente in vigore la nuova direttiva europea sulle acque reflue urbane, un ambizioso progetto che punta a rivoluzionare la gestione delle risorse idriche e a trasformare gli impianti di depurazione in “fabbriche verdi” entro il 2045. Questa iniziativa rappresenta un passo cruciale verso la sostenibilità ambientale, mirando alla decontaminazione avanzata dei reflui, al riutilizzo dell’acqua, al riciclo dei fanghi e all’autosufficienza energetica degli impianti.
Obiettivi chiave e scadenze
Gli Stati membri dovranno recepire la direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali entro il 31 luglio 2027. Il campo di applicazione è stato ampliato, includendo ora gli agglomerati urbani con almeno 1.000 abitanti equivalenti, rispetto al limite precedente di 2.000.
Entro il 2035, gli agglomerati interessati dovranno implementare sistemi avanzati di collettamento e trattamento dei reflui. Il trattamento secondario sarà obbligatorio per gli agglomerati con oltre 1.000 abitanti equivalenti, mentre i trattamenti terziario (per la rimozione di fosforo e azoto) e quaternario (per i microinquinanti) diventeranno obbligatori rispettivamente dal 2039 e dal 2045 per quelli superiori a 150.000 abitanti equivalenti.
Finanziamenti e coinvolgimento dell’industria
Per sostenere l’introduzione delle tecnologie più avanzate, la direttiva prevede che, entro il 2028, gli Stati membri istituiscano regimi di responsabilità estesa del produttore, coinvolgendo le industrie farmaceutiche e cosmetiche. Questi settori dovranno contribuire almeno all’80% dei costi per l’installazione di sistemi di trattamento quaternario, riducendo il peso finanziario sugli enti pubblici e promuovendo un approccio condiviso alla sostenibilità.
La sfida italiana
In Italia, l’adeguamento a questa direttiva rappresenta una sfida significativa, soprattutto considerando le quattro procedure di infrazione aperte in materia di depurazione. Gli investimenti necessari sono stimati in circa 6,1 miliardi di euro, con costi operativi annuali che potrebbero raggiungere gli 800 milioni. Secondo Utilitalia, sarà cruciale accelerare i progetti infrastrutturali per conformarsi ai nuovi parametri.
Un passo verso l’innovazione
L’approccio della direttiva rappresenta una svolta epocale nella gestione delle risorse idriche in Europa. Oltre a mitigare l’impatto ambientale, favorirà la creazione di nuove tecnologie e posti di lavoro, consolidando un modello di sviluppo sostenibile in grado di affrontare le sfide del cambiamento climatico. Questa rivoluzione verde nelle infrastrutture idriche non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per costruire un futuro più resiliente, equo e sostenibile per tutti i cittadini europei.

Aggiornamento normativo – Dicembre 2024
Linea guida per una adeguata e sistematica reportistica per investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali, e incentivi di cui al Piano Industria/Impresa/Transizione 4.0 di cui alla Legge 232/2016 e ss.mm.ii.
Linee guida per l’integrazione del sistema di gestione per la compliance UNI ISO 37301:2021 a supporto dei Modelli Organizzativi di Gestione e Controllo e degli Organismi di Vigilanza in conformità al D.Lgs.231/2001
Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Progettazione, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di prova
Adotta
Gestione della manutenzione e relative funzioni
Recepisce
Fonte: UNI- Ente Italiano normazione