Aggiornamento normativo – Agosto 2023

UNI EN 12255-6:2023

Impianti di trattamento delle acque reflue – Parte 6: Processi a fanghi attivi

Recepisce 

EN 12255-6:2023

 

 

UNI EN ISO 13849-1:2023

Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi generali per la progettazione

 

 

UNI EN ISO 23582-1:2023

Macchine per materie plastiche e gomma – Sistemi di bloccaggio – Parte 1: Requisiti di sicurezza per sistemi di bloccaggio magnetici

Recepisce 

EN ISO 23582-1:2023

 

 

UNI ISO/TS 10020:2023

Sistemi di gestione per la qualità – Gestione del cambiamento organizzativo – Processi

Adotta 

ISO/TS 10020:2022

 

 

 

UNI EN 12929-1:2023

Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone – Disposizioni generali – Parte 1: Requisiti applicabili a tutte le tipologie di impianti

 

 

UNI EN 12255-14:2023

Impianti di trattamento delle acque reflue – Parte 14: Disinfezione

Recepisce 

EN 12255-14:2023

 

 

 

UNI EN 17558:2023

Ergonomia – Ergonomia degli insiemi di DPI

 

 

UNI EN 12255-13:2023

Impianti di trattamento delle acque reflue – Parte 13: Trattamenti chimici – Trattamento delle acque reflue mediante precipitazione/flocculazione

Recepisce 

EN 12255-13:2023

 

 

UNI EN ISO 3691-4:2023

Carrelli industriali – Requisiti di sicurezza e verifiche – Parte 4: Carrelli industriali senza guidatore a bordo e loro sistemi

Recepisce 

EN ISO 3691-4:2023

 

 

UNI 11919-1:2023

Modello applicativo nazionale della UNI EN ISO 26000:2020 – Parte 1: Indirizzi applicativi alla UNI EN ISO 26000 Guida alla responsabilità sociale

 


Fonte: UNI- Ente Italiano normazione


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Contec Industry sostiene la prima squadra femminile di runners alla Resia Rosolina Relay: una grande sfida e una forte motivazione

430 km di corsa lungo tutto il corso del fiume Adige – dal lago di Resia fino alla foce a Rosolina Mare – attraversando 5 province e quasi 70 comuni per circa 40 ore di staffetta a squadre: sono questi gli ingredienti della manifestazione sportiva RESIA ROSOLINA RELAY

Logo Resia Rosolina Relay

 

La RESIA ROSOLINA RELAY è una gara ambiziosa, adatta a sportivi e sportive disposti a mettere da parte l’individualità in favore di un obiettivo più grande, di squadra: ogni formazione è composta da 10 persone che si alternano lungo il percorso arrivando a completare complessivamente la distanza di una maratona ciascuno, correndo senza mai fermarsi, di giorno e di notte, con buono e cattivo tempo. Il vero traguardo è chiudere la gara nel minor tempo possibile, portandola termine con la stretta collaborazione, condivisione e convivenza di tutti i componenti.

Le squadre alla partenza della quarta edizione (8 e 9 settembre 2023) sono oltre 30, ma una di queste nello specifico si sta distinguendo per alcuni elementi forte impatto.

 

Si tratta de Le Lunatike, il gruppo di 10 donne – prima squadra esclusivamente femminile in tutte le edizioni della manifestazione – che hanno scelto di mettersi in gioco in questa gara per trasmettere un forte messaggio di libertà, indipendenza e solidarietà femminile attraverso lo sport.

 

 


Contec Industry ha scelto di supportare l’impresa di queste 10 atlete, tra cui è presente Maria Giovanna Verdesca – collega che in Contec Industry si occupa di Marketing e comunicazione – promotrice dell’iniziativa tra le nostre scrivanie. Ci ha detto:

Maria Giovanna Verdesca

“Ho partecipato a tutte le edizioni di questa gara perché, fin dall’inizio, ha suscitato in me un fascino particolare: la corsa, il percorso completo da sorgente a foce, la natura, la condivisione totale con una squadra come una famiglia, ma anche la solitudine, la sfida con sé stessi, il desiderio e la libertà.

Sono tanti i simboli e le metafore che associo alla Resia Rosolina Relay e mi piace notare come ogni anno sia un’esperienza diversa. Oggi aggiungo un altro tassello al mio quadro: correre con le donne e per le donne, che è un messaggio potentissimo di forza e indipendenza. Sarà un’edizione speciale, che vedrà per la prima volta la presenza di una squadra completamente femminile ed è un privilegio, per me, essere testimone e rappresentante di questo cambiamento.”


 

Le Lunatike – un nome scelto con l’idea sconfiggere un altro stereotipo – sono un gruppo variegato per età, provenienza e formazione, ma unito dalla passione per la corsa e da solidi valori comuni: hanno scelto questa gara e la sua modalità per aprire una raccolta fondi a supporto del “Progetto Sostegno Psicologico” rivolto alle donne vittime di violenza domestica, curato da La Casa di protezione della Giovane, associazione di Verona impegnata nell’offrire accoglienza, ascolto e appoggio materiale e morale alle donne in difficoltà.

Il “Progetto Sostegno Psicologico” offre consulenza e aiuto professionale sia per le donne inserite in protezione e vittime di violenza domestica, sia per quante si trovano in condizione di emergenza abitativa, molto spesso con figli minori, sole e prive di una rete di supporto famigliare e/o amicale. Queste condizioni di fragilità – in assenza di supporto – rendono difficile riprendere in mano la propria vita e pensare ad una propria autonomia: il supporto psicologico permette di sostenere la donna nell’affrontare anche le sfide quotidiane.

 


 

Contec Industry riconosce e premia l’iniziativa di cui Maria Giovanna e la sua squadra si fanno portavoce, attraverso questo progetto sportivo e sociale. La corsa, qui, è sia attività individuale che di gruppo: nella staffetta – un po’ come nel lavoro quotidiano – sono molto importanti le competenze individuali, ma è indispensabile che queste si integrino per far emergere la vera forza di un team completo, solido e motivato.

In questa immagine ci sentiamo rappresentati: multidisciplinarietà, integrazione e dinamismo sono elementi che appartengono al nostro DNA.

La scelta di associare a questo traguardo sportivo anche un obiettivo solidale è apprezzabile e conferma la nostra decisione di sostenere Le Lunatike e contribuire, di riflesso, ad un progetto che aiuta la nostra comunità e punta alla sua positiva crescita.

“Sono felice che Contec Industry partecipi con me in questa iniziativa, permettendo al nostro gruppo Le Lunatike di dare risalto all’impegno verso una causa a cui teniamo molto. È un bellissimo segnale di condivisione, riconoscimento e collaborazione.” Maria Giovanna

 

 

Non ci resta che augurare a Le Lunatike di raggiungere il loro obiettivo di solidarietà e vivere al meglio la loro gara sportiva.

 


La Resia Rosolina Relay si terrà tra l’8 e il 9 settembre 2023 e sarà possibile seguire l’impresa de Le Lunatike attraverso la pagina Instagram su cui documenteranno il loro viaggio.

La raccolta fondi è disponibile sulla piattaforma  Eppela:  Corriamo con le Lunatike la Resia Rosolina Relay

Leggi l’articolo del Corriere della Sera: Dieci donne e una staffetta da 430 km «Correremo assieme per due giorni»

Leggi l’articolo di Runners World: Le Lunatike, 10 donne in corsa alla Resia-Rosolina Relay

 

Photo credits: Resia Rosolina Relay

																				

Agevolazioni per programmi industriali: nuovo sportello “Filiere produttive”

 

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che presentino programmi industriali comprendenti progetti di investimento produttivo ed, eventualmente, progetti di ricerca e sviluppo, con l’esclusione, quindi, dei programmi per la tutela ambientale. Gli investimenti devono essere realizzati nelle aree del territorio nazionale diverse da quelle classificate quali “zone a” nell’ambito della Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale vigente.

I programmi potranno essere attuati:

  1. da più imprese operanti nella filiera di riferimento;
  2. da una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera di appartenenza.

 

Cosa finanzia

I progetti dovranno riguardare le seguenti filiere produttive:

  1. aerospazio e aeronautica;
  2. design, moda e arredo;
  3. metallo ed elettromeccanica;
  4. chimico e farmaceutico;
  5. gomma e plastica;
  6. alimentare, con riferimento alle sole attività non rientranti nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Rispetto al precedente sportello, la ridefinizione delle filiere oggetto di sostegno tiene conto di specifiche dotazioni finanziarie nel tempo assegnate o in via di assegnazione ai Contratti di sviluppo e destinate a specifici settori produttivi.

I programmi devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi (estendibile di 18 mesi sulla base di motivata richiesta da parte del proponente) ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Soggetto Gestore – Invitalia.

 

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni assumono la sola forma del contributo in conto impianti (per gli investimenti produttivi) e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo), con l’esclusione, quindi, del finanziamento agevolato.

Le agevolazioni dovranno essere concesse entro il termine finale di validità della sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (31 dicembre 2023). 

 

Risorse disponibili

Alla misura sono complessivamente destinati 391.817.627,41 di euro di cui:

  • 200.000.000 di euro a valere sulle risorse dell’ultima Legge di bilancio (articolo 1, comma 389, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”);
  • 191.817.627,41 di euro quali economie derivanti dalle risorse programmate con la Direttiva del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 15 aprile 2020.

 

Come funziona

Le imprese devono presentare domanda in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia.

In sostituzione del consueto criterio cronologico con il quale vengono considerate le domande di Contratto di sviluppo, è prevista la formazione di una graduatoria per la determinazione dell’ordine di avvio all’istruttoria, basata su specifici criteri di valutazione dei programmi, in ordine di importanza:

  • l’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
  • l’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
  • il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.

Il punteggio complessivo ottenuto potrà poi essere incrementato – fino ad un massimo del 10% – per le imprese in possesso:

  • del rating di legalità (5%);
  • di almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001) (5%).

Le istanze prive di copertura finanziaria saranno considerate decadute.

 

Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione

Con decreto direttoriale 18 luglio 2023 sono stati definiti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.
Le domande, devono essere presentate, a pena di invalidità, esclusivamente per via elettronica utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dal Soggetto gestore nell’apposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo nel sito internet www.invitalia.it, a partire dalle ore 12.00 del giorno 28 luglio 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 13 ottobre 2023.

Il Soggetto gestore provvede, con congruo anticipo rispetto alla predetta data di apertura dello sportello, a rendere disponibile nel proprio sito internet la modulistica in base alla quale deve essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa.

 

Fonti

																				

UKCA: esteso definitivamente l’uso della marcatura CE

A seguito della Brexit, il Regno Unito ha istituito il marchio UKCA (UK Conformy Assessed) ossia una certificazione per beni, attrezzature, apparecchi e macchinari destinati al mercato della Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) equivalente alla marcatura CE. Inizialmente il marchio UKCA era destinato a sostituire la marcatura CE a partire dal 1 gennaio 2023, termine poi prorogato al 31 dicembre 2024 mentre recentemente il Dipartimento per le imprese e il commercio (DBT) britannico ha annunciato l’intenzione di estendere indefinitamente l’uso della marcatura CE per diverse tipologie di prodotti.

L’estensione indefinita per l’uso del marchio CE varrà per la maggior parte delle merci presenti sul mercato britannico; nello specifico, l’applicazione riguarda le 18 aree merceologiche che rientrano sotto il Dipartimento per le imprese e il commercio (DBT):

  • giocattoli
  • pirotecnica
  • imbarcazioni da diporto e moto d’acqua
  • recipienti a pressione semplici
  • compatibilità elettromagnetica
  • strumenti per pesare a funzionamento non automatico
  • strumenti di misura
  • bottiglie per contenitori di misurazione
  • ascensori
  • apparecchiature per atmosfere potenzialmente esplosive (ATEX)
  • apparecchiature radio
  • attrezzature a pressione
  • dispositivi di protezione individuale (DPI)
  • apparecchi a gas
  • macchinari
  • attrezzature per uso all’aperto
  • aerosol.

L’estensione permetterà quindi alle imprese di scegliere, per la vendita dei propri prodotti nel Regno Unito, se utilizzare la marcatura UKCA introdotta a seguito della Brexit o continuare a usare la marcatura CE anche dopo il 2024. In questo modo si riducono gli oneri per le imprese le barriere commerciali e burocratiche.

																				

Aggiornamento normativo – Luglio 2023

UNI/PdR 149:2023

Guida metodologica per l’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro erogati in modalità videoconferenza sincrona

 

EC 1-2023 UNI EN ISO 20347.2022

Dispositivi di protezione individuale – Calzature da lavoro

 

 

EC 1-2023 UNI 10197:2023

Valvole di sicurezza: procedure di prova e requisiti dei banchi di prova

 

 

UNI/TR 11917:2023

Linee guida in materia di sicurezza ed ambiente per gli impianti di biogas presenti nelle discariche

 

 

UNI ISO 20816-3:2023

Vibrazioni meccaniche – Misurazione e valutazione della vibrazione della macchina – Parte 3: Macchinari industriali con classificazione di potenza superiore a 15 kW e operante a velocità comprese tra i 120 r/min e i 30 000 r/min

Adotta 

ISO 20816-3:2022

 

 

 
																				

Primo semestre 2023: i dati INAIL sugli infortuni sul lavoro

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di giugno sono state 296.665 (-22,4% rispetto a giugno 2022), 450 delle quali con esito mortale (-2,8%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 38.042 (+22,4%)

 Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di giugno. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (giugno 2022 vs giugno 2023) e “di periodo” (gennaio-giugno 2022 vs gennaio-giugno 2023).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

Il confronto effettuato su un breve periodo, tuttavia, potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale, pervenute all’Inail.

Ciò premesso, nei primi sei mesi di quest’anno si registra, rispetto all’analogo periodo del 2022, una decisa riduzione delle denunce di infortunio in complesso (dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19), un lieve calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.
 

DENUNCE DI INFORTUNIO

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di giugno sono state 296.665, in calo rispetto alle 382.288 dei primi sei mesi del 2022 (-22,4%), in aumento rispetto alle 266.804 del 2021 (+11,2%) e alle 244.896 del 2020 (+21,1%), e in diminuzione rispetto alle 323.831 del 2019 (-8,4%).

A livello nazionale i dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano nel primo semestre del 2023, rispetto all’analogo periodo del 2022, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 340.784 del 2022 ai 252.675 del 2023 (-25,9%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 6,0%, da 41.504 a 43.990.

Nel giugno di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -27,6% nella gestione Industria e servizi (dai 313.474 casi del 2022 ai 226.964 del 2023), un -1,1% in Agricoltura (da 12.612 a 12.471) e un +1,8% nel Conto Stato (da 56.202 a 57.230). Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare la Sanità e assistenza sociale (-73,1%), l’Amministrazione pubblica, che comprende l’attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-63,2%), e il Trasporto e magazzinaggio (-55,2%). In controtendenza alcuni settori del comparto manifatturiero, come quelli delle bevande (+17,4%), dell’abbigliamento (+8,7%) e dei prodotti chimici (+2,2%).

L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nelle Isole (-29,2%), seguite dal Sud (-28,7%), dal Nord-Ovest (-25,6%), dal Centro (-22,1%) e dal Nord-Est (-14,3%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e l’Abruzzo.

Il calo che emerge dal confronto tra il primo semestre del 2022 e del 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -35,6% (da 165.055 a 106.305 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -12,4% (da 217.233 a 190.360). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-25,4%) sia quelli comunitari (-18,9%) ed extracomunitari (-3,1%). Dall’analisi per classi di età emergono diminuzioni in tutte le fasce, tranne tra gli under 20 (+13,1%).
 

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi sei mesi di quest’anno sono state 450, 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022, 88 in meno rispetto al 2021, 120 in meno rispetto al 2020 e 32 in meno rispetto al 2019.

A livello nazionale i dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano per il primo semestre 2023 rispetto al pari periodo 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 121 a 104, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Il calo ha riguardato l’Agricoltura (che scende da 57 a 47 casi) e il Conto Stato (da 18 a 15), mentre nell’Industria e servizi i decessi sono stati 388 in entrambi i periodi.

Dall’analisi territoriale emerge un calo nel Nord-Est (da 109 a 101 casi), al Centro (da 101 a 92), al Sud (da 95 a 93) e nelle Isole (da 38 a 34) e un incremento nel Nord-Ovest (da 120 a 130). Le regioni che presentano aumenti sono la Lombardia (+11 casi mortali), il Friuli Venezia Giulia (+9), la Liguria e la Campania (+8 ciascuna), l’Abruzzo (+7), l’Umbria (+6) e il Lazio (+2), mentre i cali più evidenti sono quelli registrati in Toscana (-12), Piemonte (-7), Calabria e Puglia (-6 ciascuna).

Il calo rilevato nel confronto tra i primi sei mesi del 2022 e del 2023 è legato solo alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 55 a 34, mentre per quella maschile si registra un aumento, da 408 a 416. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 378 a 371) e dei comunitari (da 25 a 15), in aumento quelle degli extracomunitari (da 60 a 64). Dall’analisi per classi di età, si registrano incrementi tra gli under 25 (da 22 a 31 casi), tra i 50-54enni (da 67 a 70) e tra gli over 59 (da 99 a 110), riduzioni invece nella fascia 25-49 anni (da 186 a 151) e 55-59 anni (da 89 a 88).

Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali.
 

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sei mesi del 2023 sono state 38.042, quasi settemila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+22,4%). L’incremento è del 31,8% rispetto al 2021, dell’87,1% sul 2020 e del 16,8% rispetto al 2019.

I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno mostrano un aumento del 22,6% nella gestione Industria e servizi (da 25.507 a 31.262 casi), del 21,1% in Agricoltura (da 5.308 a 6.430) e del 29,6% nel Conto Stato (da 270 a 350). L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+29,6%), seguito da Centro (+22,8%), Nord-Ovest (+21,9%), Nord-Est (+19,5%) e Isole (+9,2%).

In ottica di genere si rilevano 4.779 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 23.054 a 27.833 (+20,7%), e 2.178 in più per le lavoratrici, da 8.031 a 10.209 (+27,1%). L’aumento riguarda sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 28.725 a 34.978 (+21,8%), sia quelle dei comunitari, da 781 a 911 (+16,6%), e degli extracomunitari, da 1.579 a 2.153 (+36,4%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi sei mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

 

Per ulteriori approfondimenti relativi agli anni passati è possibile consultare le Tabelle Mensili e Semestrali a seguente link: Open Data Inail

 
																				

Scaffalature metalliche: linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza

Le “Linee Guida per la Progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche” sono state recentemente pubblicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – Servizio Tecnico Centrale.

Le Linee Guida, utili per chi progetta e gestisce le piattaforme logistiche, forniscono prescrizioni specifiche coerenti con le Norme Tecniche delle Costruzioni 2018 e consentono di applicare la normativa europea (riff. EN 15512, EN16681, EN15635) tenendo in conto le peculiarità del territorio italiano, nello specifico delle zone con criticità sismiche.

La progettazione/realizzazione di nuove scaffalature metalliche industriali e gli interventi di modifica e/o ampliamento in zona sismica deve essere realizzata con i criteri antisismici utilizzando le indicazioni delle normative NTC e/o UNI EN 16681. In nessun caso è possibile progettare e realizzare nuove scaffalature in zona sismica senza utilizzare un approccio anti-sismico alla progettazione.

 

 Linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche

																				

Aggiornamento normativo – Maggio e Giugno 2023

UNI ISO/TS 16355-6:2023

Applicazioni di metodi statistici e correlati per il processo di sviluppo di nuove tecnologie e prodotti – Parte 6: Guida agli approcci Quality Function Deployment (QFD) per l’ottimizzazione

Adotta 

ISO/TS 16355-6:2019

 

 

UNI ISO 16355-3:2023

Applicazioni di metodi statistici e correlati per il processo di sviluppo di nuove tecnologie e prodotti – Parte 1: Approcci quantitativi per l’acquisizione della voce del cliente e della voce degli stakeholder

Adotta 

ISO 16355-3:2019

 

 

UNI EN 17075:2023

Qualità dell’acqua – Requisiti generali e procedure di prova delle prestazioni – Dispositivi di misura in continuo

 

 

UNI CEN/TR 17920:2023

BIM nelle infrastrutture – Fabbisogno normativo e raccomandazioni

Recepisce 

CEN/TR 17920:2023

 

 

UNI EN 16479:2023

Qualità dell’acqua- Requisiti prestazionali e procedure di prova di conformità per i sistemi di controllo dell’acqua – Dispositivi di campionamento automatico (campionatori) per acqua e acque di scarico

Recepisce 

EN 16479:2023

 

 

UNI ISO 45002:2023

Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Linee guida generali per l’attuazione della UNI ISO 45001:2018

Adotta 

ISO 45002:2023

 

 

UNI 11761:2023

Emissioni e qualità dell’aria – Misurazione strumentale degli odori tramite IOMS (Instrumental Odour Monitoring Systems)

 

 

UNI CEN ISO/TS 9241-430:2023

Ergonomia dell’interazione uomo-sistema – Parte 430: Raccomandazioni per la progettazione di input gestuali non tattili per la riduzione dello stress biomeccanico

Recepisce 

CEN ISO/TS 9241-430:2023

 

 

UNI EN ISO 7010:2023

Segni grafici – Colori e segnali di sicurezza – Segnali di sicurezza registrati

 

 

UNI 11914:2023

Sistema di gestione per la determinazione delle quantità di rifiuti d’imballaggio prodotti, riciclati e recuperati con produzione di energia

 

 

UNI EN ISO 19085-12:2023

Macchine per la lavorazione del legno – Sicurezza – Parte12: Tenonatrici/profilatrici

Recepisce 

EN ISO 19085-12:2021EN ISO 19085-12:2021/A11:2023

 

 

UNI EN 17800:2023

Il Costo del Ciclo di Vita (LCC) e l’Analisi del ciclo di vita (LCA) per le emissioni di CO2 nei sistemi di tubazioni in ghisa sferoidale

Recepisce 

EN 17800:2022

 

 

UNI ISO 14016:2023

Gestione ambientale – Linee guida sulla garanzia dei rapporti ambientali

Adotta 

ISO 14016:2020

 

 

																				

Reati relativi alla salute e sicurezza sul lavoro: pubblicata una guida INAIL per monitorare e valutare il rischio

A fine giugno è stato pubblicato da INAIL il documento “Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi a salute e sicurezza sul lavoro di cui al 25 septies del d.lgs.231/01”, frutto della collaborazione multidisciplinare tra professionisti dell’associazione Capitalimprese e delle imprese associate, della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza e della Consulenza statistico attuariale dell’INAIL. In particolare, vengono fornite indicazioni su come monitorare e misurare i rischi di commissione dei reati relativi alla salute e sicurezza sul lavoro attraverso specifiche modalità operative conformi allo standard volontario UNI ISO 45001:18.

Le linee guida rappresentano uno strumento utile per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza e la conoscenza delle buone pratiche organizzative, tecniche e gestionali già esistenti; contestualmente, vogliono fornire alle imprese un supporto operativo funzionale per il monitoraggio dei requisiti del sistema di gestione aziendale in modo da avere efficacia esimente delle responsabilità amministrative degli Enti ai sensi dell’art 25 septies del d.lgs. 231/01.

Con il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 è stata introdotta, per la prima volta nel nostro ordinamento, la possibilità che un ente possa essere sottoposto a sanzioni a fronte della commissione di taluni illeciti penali. Il Decreto prevede una serie di conseguenze sanzionatorie a carico dell’ente, di natura pecuniaria ed interdittiva, qualora nel suo interesse o vantaggio venga commesso un reato da persone ad esso funzionalmente riferibili.

 

 

Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della Commissione dei reati relativi a salute e sicurezza sul lavoro di cui al 25 septies del d.lgs. 231/01

																				

EU-OSHA pubblica otto case study su robot collaborativi e intelligenza artificiale

La collaborazione con i robot per rendere il lavoro più facile e più sicuro è ormai una realtà attuale. Con l’avvento delle moderne tecnologie sono numerosi gli ambiti applicativi che stanno vedendo impiegati robot, IoT, AR/VR.

Nello specifico, EU-OSHA ha analizzato l’uso della robotica e dei sistemi basati sull’intelligenza artificiale (IA) per automatizzare mansioni lavorative, con particolare attenzione all’impatto sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori.  Le pubblicazioni esaminano l’impatto dei sistemi basati sull’intelligenza artificiale sulla salute e sicurezza sul lavoro e individuano i fattori trainanti, gli ostacoli e gli elementi di successo per trarre il massimo vantaggio da questa tecnologia, proteggendo al tempo stesso i lavoratori.

Il metodo di indagine utilizzato è quello delle interviste. Per ogni caso studio, sono state condotte fino a cinque interviste con lavoratori dell’azienda provenienti da diverse aree di lavoro.

L’obiettivo è comprendere come integrare tali sistemi, compresi i cobot (o i robot collaborativi), in modo sicuro ed efficace sul lavoro e assicurare che diventino una risorsa anziché un rischio.

 

Ecco gli otto case study analizzati da EU-OSHA

Componenti sollevati da robot collaborativi presso un fornitore del settore automobilistico e industriale (ID1)

Lo studio è avvenuto su un’impresa slovena con più di 1.700 dipendenti nei vari siti produttivi distribuiti in 55 Paesi. L’azienda, specializzata nel settore delle tecnologie automobilistiche e industriali, ha affiancato un robot collaborativo («cobot») agli operai nei compiti che prevedono il sollevamento e lo spostamento di componenti tra le postazioni di lavoro. Lo studio ha dimostrato come queste tecnologie presentino numerosi vantaggi ma anche una serie di problematiche. Nello prime fasi del processo, l’azienda ha faticato a trovare il giusto equilibrio tra un utilizzo efficiente delle capacità del «cobot» e il rispetto delle norme e dei requisiti di sicurezza. La mancanza di esempi di buone pratiche e normative nazionali obsolete in materia di tecnologia hanno ulteriormente aggravato le difficoltà.

 

Ispezione dei prodotti nel settore manifatturiero mediante sistema basato sull’intelligenza artificiale (ID3)
L’adozione di sistemi robotici e basati sull’intelligenza artificiale (AI) nelle unità di produzione può comportare conseguenze per tutti i livelli gerarchici del posto di lavoro. Secondo questo studio di caso, l’adozione di sistemi di visione computerizzata per l’ispezione dei prodotti da parte di un gruppo industriale tedesco si è dimostrata altamente efficace dal punto di vista dei costi e della precisione, sollevando inoltre i lavoratori da un carico di lavoro non necessario. Tale tecnologia ha trasformato la prassi consueta anche a livello dirigenziale: il passaggio da un luogo di lavoro manuale a uno automatizzato ha presentato nuove problematiche ma anche opportunità in termini di pianificazione e gestione che prima non esistevano.

 

Tecnologie di mobilità autonoma basata sull’intelligenza artificiale applicate a escavatori per lo scavo di fossati in automatico (ID6)
Le start-up guardano a un futuro basato sull’intelligenza artificiale (AI) per affrontare le sfide emergenti. Tra queste vi è un’azienda specializzata in automazione di veicoli fondata nel 2016 negli Stati Uniti. L’azienda sviluppa software e hardware per automatizzare attrezzature e macchinari nel settore dell’edilizia, tra cui un escavatore completamente autonomo. L’obiettivo principale è di fornire soluzioni robotiche che soddisfino le esigenze in evoluzione del settore edile, risvegliando al contempo un rinnovato interesse per tale settore tra i giovani lavoratori. I lavoratori portati per le applicazioni tecnologiche hanno fatto proprie le opportunità di riqualificazione offerte dal sistema basato sull’intelligenza artificiale.

 

Riconoscimento visivo di particelle pericolose in un campione di aria mediante un sistema basato sull’intelligenza artificiale (ID8)
Il ricorso a tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI) nella ricerca scientifica va al di là degli immediati vantaggi pratici. Un istituto di ricerca tedesco sta utilizzando un microscopio basato sull’AI in grado di analizzare l’immagine formata da elettroni, rilevando e classificando in tal modo le fibre in base alle dimensioni. Sostituendo i compiti manuali e ripetitivi, riducendo il rischio di contaminazione del campione e risparmiando tempo, ha anche migliorato le dinamiche sociali all’interno del gruppo di ricerca. Scomparsi gli effetti negativi e spesso polarizzanti dell’assegnazione di lavoro umile, le interazioni e le discussioni tra colleghi si concentrano ora su argomenti più rilevanti, intellettualmente stimolanti e produttivi.

 

Sistemi robotici avanzati per l’ispezione e la manutenzione delle infrastrutture per il gas e il petrolio (ID10)
Per dare priorità alla salute e alla sicurezza sul lavoro (SSL) dei dipendenti, l’azienda statale norvegese per le infrastrutture nel settore del gas ha adottato tecnologie robotiche. In precedenza, le ispezioni e la manutenzione delle infrastrutture per il gas e il petrolio venivano eseguite manualmente, con conseguente esposizione dei lavoratori ai rischi posti dalle operazioni all’interno di un recipiente a pressione. L’impresa si avvale ora di due sistemi robotici. Mantenendo il pieno controllo di entrambi i sistemi mentre operano all’esterno, i lavoratori hanno acquisito nuove abilità. L’elenco di controllo in materia di SSL è stato aggiornato per tenere conto delle esigenze di questa nuova realtà.

 

Verifiche fattuali più veloci, ampie ed efficaci grazie a software basato sull’intelligenza artificiale (ID14)
L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore del giornalismo presenta una serie specifica di considerazioni etiche. Un ente di beneficenza accreditato in Inghilterra ha notato un aumento della velocità, della portata e della qualità del proprio lavoro grazie a un software di verifica dei fatti basato sull’AI. Tuttavia, potrebbe essere necessario adottare misure specifiche per prevenire una maggiore esposizione dei lavoratori a contenuti dannosi, in quanto l’AI può fare emergere fatti che non sarebbero altrimenti individuati da altri strumenti, come la violenza grafica o l’incitamento all’odio. Sebbene finora non siano stati rilevati effetti negativi, l’azienda promuove l’instaurazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal sostegno sociale per fare fronte ai potenziali rischi per i lavoratori.

 

Misure di controllo della qualità dei materiali basate sull’intelligenza artificiale (ID15)
Il rispetto delle direttive e degli standard di sicurezza dei macchinari dell’UE può incidere in modo significativo sull’esito dell’adozione di automazioni robotiche e basate sull’intelligenza artificiale sul posto di lavoro. Un’azienda svedese-norvegese che sviluppa e integra tali sistemi ha acquisito elementi sui possibili effetti dell’apprendimento automatico su lavoratori e aziende. L’imprevedibilità intrinseca dei meccanismi di autoapprendimento dell’intelligenza artificiale (AI) ha indotto l’azienda a erogare una formazione specializzata non solo ai propri dipendenti ma anche ai clienti e a mettere a punto misure di sicurezza più rigorose che potrebbero persino richiedere una totale separazione fisica dei lavoratori dai robot.

 

Droni che ispezionano i siti di lavoro dei gestori delle infrastrutture per il gas (ID16)
I compiti non impegnativi dal punto di vista cognitivo che rientrano nella categoria «3D» (dull, dirty, dangerous – noiosi, sporchi, pericolosi) sono particolarmente idonei all’automazione. Il caso dell’azienda norvegese che si occupa di infrastrutture per il gas, dimostra i vantaggi dell’implementazione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale (AI) per svolgere compiti che possono essere di natura cognitiva, ma che hanno effetti principalmente fisici sulla SSL dei lavoratori. I droni dotati di software di AI consentono di completare le ispezioni in loco in modo più rapido ed efficiente, senza il rischio di effetti negativi dovuti allo sforzo fisico o all’esposizione a condizioni climatiche e ambientali avverse.

 

Cosa possiamo imparare da questi casi studio?

Le ricerche condotte hanno dimostrato che l’introduzione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale o l’utilizzo di cobot esercita impatti considerevoli sulla salute e sicurezza dei lavoratoi. Dalle esperienze analizzate emerge che l’automazione di compiti ripetitivi, di routine e potenzialmente pericolosi ha limitato considerevolmente l’esposizione ai rischi connessi all’attività lavorativa per il personale coinvolto, sia dal punto di vista fisico che cognitivo. 

Vi è però un aspetto chiave da tenere in considerazione ovvero il coinvolgimento attivo dei lavoratori per permettere l’accettazione della tecnologia. Le indagini su queste diverse realtà di impresa hanno evidenziato che il coinvolgimento dei lavoratori garantisce l’accettazione della tecnologia una volta che viene completamente integrata all’interno del luogo di lavoro. Inoltre, identificando i dipendenti con un’elevata affinità con la tecnologia e l’innovazione, le aziende studiate hanno offerto percorsi formativi, che hanno consentito loro di occuparsi del monitoraggio e della manutenzione dei cobot, assicurandosi l’ottimizzazione della produzione.

 

Fonte: EU-OSHA