Lavoro notturno: i dati sugli infortuni in Italia raccolti da INAIL

Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato un numero significativo di infortuni sul lavoro durante il turno notturno. Questo fenomeno, approfondito nel recente studio di INAIL, rappresenta un aspetto critico della sicurezza sul lavoro, con dati che evidenziano un trend preoccupante e in crescita.

 

I dati sugli infortuni notturni

Il lavoro notturno, che coinvolge oltre 2,5 milioni di lavoratori, è regolato principalmente dal d.lgs. 66/2003, che stabilisce le condizioni e le limitazioni per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nonostante queste norme, i dati rivelano che gli infortuni avvenuti tra la mezzanotte e le sei del mattino rappresentano una piccola ma significativa porzione degli infortuni totali: il 2,8% nel 2022.

Nel periodo 2018-2022, si osserva un andamento altalenante degli infortuni notturni, con un picco di 18.054 casi nel 2022, in aumento rispetto al 2018. Gli infortuni mortali, seppur meno numerosi, sono particolarmente preoccupanti: nel 2022, il 7,7% degli incidenti notturni ha avuto esito mortale, una percentuale quasi doppia rispetto alla media degli infortuni totali.

 

Chi sono i lavoratori più a rischio?

L’analisi del documento mostra che i lavoratori notturni sono prevalentemente uomini (circa il 70%), e il lavoro notturno è particolarmente diffuso in settori come la sanità, i trasporti, e l’industria manifatturiera. Tra i lavoratori più colpiti dagli infortuni notturni troviamo infermieri, operatori sociosanitari e addetti alla sicurezza. Questi settori sono caratterizzati da turni continui e dalla necessità di operare in orari non convenzionali, esponendo i lavoratori a rischi aggiuntivi.

 

Un focus sui settori produttivi

L’industria manifatturiera emerge come il settore con il maggior numero di infortuni notturni, seguita da trasporti e magazzinaggio, e sanità e assistenza sociale. Questo dato non sorprende, considerando l’elevata presenza di lavoratori impegnati in turni continui in questi settori. È interessante notare come la sanità abbia visto un significativo aumento degli infortuni durante la pandemia di COVID-19, con un incremento del 10% rispetto agli anni precedenti.

 

Considerazioni finali

L’aumento degli infortuni notturni, soprattutto quelli mortali, pone l’accento sull’importanza di migliorare le misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori impegnati in questi turni. È essenziale che le aziende e le istituzioni lavorino insieme per ridurre i rischi associati al lavoro notturno, attraverso un’adeguata formazione, controlli sanitari regolari, e l’applicazione rigorosa delle normative vigenti.

Lo studio di INAIL rappresenta un importante passo avanti nella comprensione di questo fenomeno, ma è chiaro che c’è ancora molto da fare per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori notturni in Italia.

Gli infortuni sul lavoro in orario notturno in Italia – INAIL

 

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Fonte: INAIL