Infortuni sul lavoro: la situazione in Italia nei primi cinque mesi del 2022 secondo Inail

Nella sezione Open data del sito Inail sono disponibili i dati delle denunce di infortunio (anche con esito mortale) e di malattia professionale presentate all’Istituto tra gennaio e maggio del 2022.

Prima di analizzare i dati forniti da Inail è doverosa una premessa: gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele in quanto il lasso di tempo analizzato non può essere esemplificativo di tutto l’anno. Per comprendere realmente il trend durante il 2022 sarà necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero anno, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

La situazione nel 2022: raddoppiano le denunce di infortunio ma calano gli incidenti mortali

Confrontando i dati parziali dei primi mesi del 2022 rispetto all’analogo periodo del 2021, possiamo notare un sensibile aumento delle denunce di infortunio (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.

Nello specifico, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto sono state 323.806 (+47,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), 364 delle quali con esito mortale (-16,1%).

I dati, quindi se da una parte ci confortano grazie alla diminuzione degli infortuni mortali, dall’altra allarmano visto un quasi raddoppio del numero di infortuni rispetto al 2021. Vediamo quali settori contano il maggior numero di incidenti e un approfondimento più specifico sul comparto industriale.

Industria e servizi: l’81% degli incidenti avviene in fabbrica

In linea generale, si osservano incrementi degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, nello scorso mese di maggio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati a partire da gennaio 2022 ha segnato un +44,2% nella gestione Industria e servizi (dai 182.561 casi del 2021 ai 263.242 del 2022), un -1,6% in Agricoltura (da 10.447 a 10.276) e un +91,5% nel Conto Stato ovvero la Pubblica Amministrazione (da 26.254 a 50.288).

Fonte: Rielaborazione in grafico dei dati INAIL

In quale settore industriale avvengono più infortuni?

Uno spaccato più verticale sul settore industriale offre un quadro ambiguo: da una parte vi sono settori dove i casi sono sensibilmente diminuiti come nel caso del gruppo Chimica, carta e cuoio ed Energia e comunicazione, mentre in tutti gli altri casi vi è stato un aumento dal 6% (Legno e affini e Metalli e macchinari) al 91% (Mineraria, rocce e vetro). Il dato più preoccupante proviene indubbiamente dal settore Metalli e macchinari in cui avvengono un terzo degli infortuni totali del comparto industriale con un ulteriore aumento nel 2022 rispetto al medesimo periodo nel 2021.

Fonte: Rielaborazione in grafico dei dati INAIL

Un ulteriore interessante spunto di riflessione proviene dal confronto del numero di denunce per infortuni suddivisi per settore di attività sempre in riferimento al comparto industriale. Come per gli altri dati analizzati, anche qui vi è un aumento generalizzato del numero di infortuni denunciati nelle varie tipologia di attività anche se in maniera meno pronunciata. Il record negativo per numero di infortuni è stato raggiunto dall’attività industriale di Fabbricazione di prodotti in metallo che conta 6.892 casi, il 23% degli eventi totali.

Fonte: Rielaborazione in grafico dei dati INAIL

Da Nord a Sud aumentano i casi d’infortunio in tutta Italia

L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese, nell’ordine:

Sud (+65,8%)
Isole (+61,5%)
Nord-Ovest (+55,7%)
Centro (+48,2%)
Nord-Est (+30,2%)

Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,1%), la Liguria (+75,7%) e l’Abruzzo (+66,5%). Nel grafico sotto riportiamo il numero di denunce infortunio nelle varie regioni italiane da Gennaio a Maggio 2022.