Industria e sostenibilità: cresce la richiesta di manager con competenze ESG e green

Il sistema industriale italiano ha aumentato del 5% ogni anno la richiesta di manager dotati di competenze green sempre più precise, oltre che qualificati in materia di criteri ESG. Un mercato che dal 2021 è cresciuto del 19% con un aumento costante per la ricerca di figure manageriali necessarie a rispondere alle nuove sfide legate alla sostenibilità.

Questo il risultato dello studio Mismatching manageriale – Studio del fenomeno e proposte migliorative svolto dall’associazione 4.Manager (un progetto di Confindustria e Federmanager) che ha sondato un panel di oltre 4.000 imprese. Secondo i dati analizzati la maggior parte delle imprese, incluse quelle scarsamente orientate all’innovazione, è consapevole che solo la trasformazione sostenibile eviterà limiti operativi di accesso ai mercati e al credito ed entro il 2030 le aziende non sostenibili rappresenteranno sola una minima parte.

 

Quali figure manageriali saranno più richieste nei prossimi anni?

Tra il 2023 e il 2026, imprese e PA avranno necessità di circa 4 milioni di lavoratori con competenze green di alto e medio profilo. In tale contesto, diviene fondamentale l’inserimento in azienda di una figura profes­sionale dotata di competenze trasversali in materia di ESG. Per comprendere meglio le figure professionali richieste, Confindustria e Federmanager con il coinvolgimento di 4.Manager hanno stilato i profili delle figure manageriali necessarie a rispondere alle nuove sfide legate alla sostenibilità ovvero:

  • Sustainability Manager
    Il Sustainability Manager è una figura di alto livello manageriale che si occupa di definire, gestire e monitorare le politiche aziendali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità nel loro insieme. Tra le principali responsabilità ci sono: promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità, conciliare la gestione ordinaria con attività innovative, considerare fattori ambientali, sociali e di governance nelle decisioni finanziarie, analizzare le aree di miglioramento e di rischio sui fattori di sostenibilità, oltre a misurare e rendicontare la sostenibilità aziendale.
  • Environmental Manager
    Il principale compito dell’Environmental Manager è quello di gestire e monitorare l’impatto ambientale dell’azienda (ambito E dei fattori ESG), attraverso: l’implementazione di politiche sostenibili, la promozione di tecnologie pulite, l’individuazione di rischi e opportunità in ambito ambientale, al fine di potenziare e migliorare le attività, i prodotti e le performance ambientali dell’organizzazione. Definisce inoltre le politiche di economia circolare e mobilità, delineando al contempo le strategie di riduzione dei consumi energetici.
  • Social Manager
    Il Social Manager si occupa di assicurare l’applicazione delle politiche di sostenibilità aziendale volte al perseguimento di specifici obiettivi di impatto sociale (ambito S dei fattori ESG). Tra le mansioni di questa figura vi sono: le definizioni di politiche di diversità e inclusione, di welfare, oltre all’implementazione di progetti e strategie che riguardano i diversi aspetti della CSR. Da ultimo, il Social Manager è responsabile di individuare e applicare le idonee opportunità innovative, tecnologiche e regolatorie in grado di potenziare il miglioramento degli impatti sociali e la gestione e misurazione degli specifici rischi e opportunità.
  • Governance Manager
    Il Governance Manager si occupa di coordinare le attività legate alla governance di un’organizzazione (ambito G dei fattori ESG) attraverso l’implementazione e l’aggiornamento di policy e strumenti di sostenibilità al fine di garantire la completa trasparenza e accountability dell’organizzazione. L’obiettivo del suo operato è quello di prevenire atti come la corruzione e il conflitto di interessi, monitorare i rischi etici della realtà organizzativa e delle relazioni tra gli stakeholder, garantire la conformità dei prodotti/servizi offerti alle normative e agli standard/certificazioni a cui l’azienda aderisce in termini di impatti e rischi socio-ambientali.