
Come cambia la Direttiva Macchine nella proposta di revisione della Commissione Europea?
Nelle scorse settimane la Commissione europea ha reso disponibile il testo della proposta di revisione della Direttiva Macchine 2006/42/CE.
Il primo aspetto da evidenziare è che si parlerà di Regolamento Macchine, non più di Direttiva: questa variazione consentirà di armonizzare i requisiti di sicurezza e di tutela della salute relativi alle macchine in tutti gli Stati membri, limitando le differenze nell’interpretazione e nei tempi di recepimento.
L’iniziativa è frutto della consultazione di diversi stakeholder: Stati membri, federazioni dei fabbricanti, associazioni dei consumatori e dei lavoratori, organismi notificati e i rappresentanti delle organizzazioni di normalizzazione.
La revisione proposta della Commissione si pone diversi obiettivi:
Obiettivo specifico 1: Prendere in considerazione i nuovi rischi connessi alle tecnologie digitali emergenti
Per quanto in minoranza, alcuni dei soggetti interessati hanno espresso preoccupazione in merito ai potenziali impatti delle tecnologie digitali emergenti sulla sicurezza, ritenendo che la Direttiva non consideri in maniera adeguata tali rischi.
Obiettivo specifico 2: Garantire un’interpretazione coerente del campo di applicazione e delle definizioni e migliorare la sicurezza delle tecnologie tradizionali
È stata evidenziata la difficoltà per alcuni fabbricanti di comprendere il quadro giuridico corretto da applicare: nello specifico sono state individuate alcune sovrapposizioni o incongruenze con altre normative dell’UE.
Per quanto riguarda le definizioni stabilite dalla direttiva, la definizione di ‘macchina parzialmente completata’ ha sollevato una serie di preoccupazioni, incentrate in particolare sul confine con la definizione di ‘macchina’ e la definizione di ‘macchina’ è stata chiarita.
Obiettivo specifico 3: Rivalutazione delle macchine considerate ad alto rischio e rivalutazione delle relative procedure di conformità
L’attuale elenco di macchine ad alto rischio nell’allegato I è stato elaborato 15 anni fa: il mercato si è molto evoluto da allora. Quindi è necessario rivedere questo elenco, rimuovendo le macchine che non sono più considerate ad alto rischio e/o introducendone di nuove (come i sistemi AI di integrazione delle macchine, che svolgono una funzione di sicurezza).
Obiettivo specifico 4: Ridurre l’utilizzo di documentazione cartacea a favore dei formati digitali
Il massiccio utilizzo di documentazione cartacea ha un costo ambientale ed economico: per questo, i rappresentanti dell’industria intervenuti nella consultazione si sono mostrati favorevoli alla possibilità di disporre di formati digitali per la documentazione.
Obiettivo specifico 5: Garantire la coerenza con altre normative in materia di sicurezza dei prodotti
Le misure previste nel nuovo quadro legislativo contribuiscono a creare un quadro normativo globale più armonico ed efficace per la sicurezza e la conformità dei prodotti industriali ai requisiti previsti.
Obiettivo specifico 6: Evitare divergenze di interpretazione derivanti dalla trasposizione Direttiva in un regolamento.
Finora l’assetto di Direttiva ha lasciato agli Stati membri la scelta dei mezzi per conformarsi agli obiettivi, dando luogo a interpretazioni divergenti delle disposizioni e alla mancanza di coerenza in tutto il mercato unico, oltre a ritardi nel recepimento per alcuni stati.
La proposta finale della Commissione passerà ora alla discussione di Consiglio e Parlamento Europeo prima di essere ufficialmente pubblicata in versione definitiva. Questo processo presumibilmente impegnerà almeno i prossimi 18 mesi.
Fonte: Commissione europea