Al via il Piano Integrato per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro

Il 17 dicembre 2024, il Ministero del Lavoro ha approvato il Decreto Ministeriale n. 195, che introduce il Piano Integrato per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro. Questo piano, operativo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, mira a ridurre infortuni e malattie professionali attraverso iniziative di sensibilizzazione, formazione, supporto alle imprese e rafforzamento dei controlli.

 

Gli obiettivi del Piano

Il Piano si articola in quattro obiettivi principali:

  1. Sensibilizzazione e formazione di giovani e lavoratori
  2. Sostegno alle imprese
  3. Rafforzamento delle tutele in ambito lavorativo
  4. Attuazione di controlli mirati e coordinati

Inail e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) collaboreranno attivamente, rispettando le rispettive competenze istituzionali, per realizzare iniziative congiunte in materia di formazione, prevenzione e vigilanza. Inoltre, l’Inps parteciperà alle campagne informative previste dal Piano.

 

Le cinque aree strategiche del Piano integrato per la Sicurezza sul lavoro

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il Piano Integrato per la Sicurezza sul Lavoro si articola in cinque aree strategiche, destinate a coinvolgere lavoratori, imprese e l’intera collettività:

  1. Prevenzione e promozione: attività mirate a sensibilizzare e prevenire i rischi sul lavoro, promuovendo una cultura della sicurezza in tutti i settori
  2. Campagne informative: iniziative volte a fornire informazioni vitali per la tutela della salute e sicurezza sul posto di lavoro, aumentando la consapevolezza tra i lavoratori e i datori di lavoro
  3. Iniziative rivolte ai giovani: programmi educativi e formativi per sensibilizzare i giovani sui rischi professionali, incoraggiando comportamenti sicuri sin dall’inizio della loro carriera lavorativa
  4. Campagne straordinarie di vigilanza: ispezioni mirate in settori ad alto rischio per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e ridurre gli infortuni sul lavoro
  5. Interscambio delle banche dati di vigilanza: condivisione e integrazione delle informazioni tra le diverse istituzioni di vigilanza per una gestione più efficiente dei controlli e una maggiore efficacia nelle azioni di prevenzione

Queste aree strategiche si pongono come pilastri fondamentali per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro e garantire un ambiente di lavoro sano e protetto per tutti.

 

Promozione e campagne informative del Piano integrato per la Sicurezza sul lavoro

Per quanto riguarda la comunicazione, è previsto un piano che includerà:

  • Diffusione di messaggi su mezzi tradizionali e social media.
  • Produzione di tutorial e contenuti audio/video.
  • Organizzazione di incontri sul territorio.
  • Partecipazione a fiere e manifestazioni tematiche.
  • Mostre interattive con progetti di realtà aumentata.
  • Indizione di una Conferenza nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Eventi specifici saranno rivolti a giovani, insegnanti e studenti, anche nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).

 

Campagne straordinarie di Vigilanza 2025

Nel 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) darà il via a una campagna straordinaria di vigilanza, denominata Operazione STOP (Sicurezza di Tutti gli OPeratori), della durata di due mesi, con l’obiettivo di effettuare almeno 2.500 ispezioni mirate nei settori produttivi a elevato rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

I settori individuati per gli interventi, ad alto rischio, sono i seguenti:

  • Edilizia: particolare focus sulla catena di appalti e subappalti, sul loro coordinamento e sulla verifica dei titoli abilitanti, come la patente a crediti o il SOA.
  • Agricoltura: attenzione all’uso delle macchine agricole a rischio ribaltamento, all’impiego dei fitosanitari e alla protezione degli operatori da esposizioni pericolose, oltre alla gestione delle ondate di calore estive.
  • Impianti di depurazione e trattamento delle acque reflue, reti fognarie, impianti di biogas: verifica della corretta valutazione dei rischi (chimici, biologici, incendi, ecc.) e delle procedure di emergenza per lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento.

L’Operazione STOP si concentrerà sulla tutela della sicurezza dei lavoratori in questi ambiti critici, con azioni mirate per ridurre i pericoli e garantire ambienti di lavoro più sicuri.

 

Il Piano integrato rappresenta un impegno concreto per promuovere una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, riconoscendo che un ambiente lavorativo sano e sicuro non solo protegge i lavoratori, ma contribuisce anche a ridurre i costi legati agli infortuni, diminuire l’assenteismo e il turnover, e aumentare la produttività e la qualità del lavoro.

 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali