Piano sicurezza sul lavoro 2025-2027 per la Regione Veneto

La Regione del Veneto ha approvato il Piano Strategico 2025-2027 per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, continuando il percorso iniziato con i precedenti piani strategici. Questo piano mira a consolidare e migliorare le attività di prevenzione, vigilanza e assistenza nei luoghi di lavoro, coinvolgendo attivamente tutti gli enti e le parti sociali regionali.

Dal 2018, la Regione del Veneto ha adottato una modalità di lavoro partecipativa, coinvolgendo non solo i membri del Comitato Regionale di Coordinamento, ma anche tutti gli enti e le parti sociali regionali. Questo approccio ha portato alla creazione di documenti di programmazione triennale, i cosiddetti “Piani Strategici”, che sono il risultato dell’impegno congiunto tra Pubblica Amministrazione e Parti Sociali.

Il piano fa riferimento a vari documenti strategici, tra cui:

  • Quadro strategico dell’Unione Europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027: mira a gestire i cambiamenti nel mondo del lavoro, migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, e prepararsi a potenziali crisi sanitarie future.
  • Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025: include obiettivi macro come la promozione della salute nei luoghi di lavoro e la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

 

Aree di intervento del Piano 2025-2027

Risorse

Il piano prevede l’assegnazione dei fondi derivanti dalle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, con un finanziamento attualmente disponibile di oltre 16 milioni di euro. Questi fondi saranno utilizzati per sostenere le attività di prevenzione negli ambienti di lavoro. Inoltre, verranno indetti bandi regionali per finanziare progetti che mirano a innalzare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Il monitoraggio dell’utilizzo dei finanziamenti stanziati sarà effettuato attraverso la produzione di report annuali, garantendo così una revisione continua dei criteri di ripartizione dei fondi. Un altro intervento significativo riguarda il potenziamento degli organici dei Servizi SPISAL, con l’obiettivo di proseguire l’incremento il personale del 10%.

Controllo e assistenza

La programmazione delle attività di controllo sarà coordinata tra SPISAL, Ispettorato Nazionale del Lavoro e Vigili del Fuoco, per uniformare l’approccio preventivo e ispettivo e migliorare l’utilizzo delle risorse umane. Il Piano Mirato di Prevenzione (PMP) continuerà a rappresentare un modello di intervento attivo, supportando le aziende nella corretta valutazione e gestione dei rischi. Inoltre, verranno definiti sportelli di assistenza omogenei su tutto il territorio regionale, per valorizzare le attività di supporto già garantite dagli SPISAL.

Conoscenza

Il monitoraggio degli infortuni sul lavoro sarà esteso agli infortuni gravi, con la produzione di report periodici. Il sistema informativo regionale SIPRAL sarà ulteriormente sviluppato per migliorare la programmazione delle attività e l’efficacia degli interventi. Verranno avviati approfondimenti specifici sui rischi professionali associati all’utilizzo di sostanze cancerogene e altre sostanze chimiche con effetti a lungo termine.

Omogeneità

Il piano prevede la formalizzazione di un sistema di valutazione delle performance degli SPISAL, integrando gli attuali sistemi di valutazione nazionali. Saranno prodotte procedure operative regionali per aumentare l’omogeneità delle attività di prevenzione, vigilanza e assistenza. Inoltre, verrà avviato un sistema di audit regionale per verificare la qualità e l’efficacia degli interventi effettuati.

Formazione

Il Piano Formativo regionale continuerà a essere destinato principalmente al personale SPISAL e agli altri soggetti attivi nel sistema aziendale della sicurezza. Verrà organizzato un corso di formazione periodico per il personale SPISAL, in merito al ruolo dell’Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Inoltre, saranno aggiornati i contenuti e le modalità organizzative del percorso abilitativo regionale per gli addetti alla bonifica amianto.

Semplificazione

Il piano prevede l’attivazione di un portale per la trasmissione delle relazioni annuali sull’amianto e la promozione del sistema MyPay per il pagamento telematico delle sanzioni, favorendo così la semplificazione delle procedure.

Organizzazione

Le attività dei gruppi tematici regionali saranno pianificate e monitorate, con la presentazione di programmi preliminari e relazioni annuali delle attività svolte.

Comunicazione e informazione

La campagna di comunicazione regionale verrà rinnovata, coinvolgendo il Comitato Regionale di Coordinamento e supportata da Azienda Zero. Sarà prodotto materiale informativo sui principali rischi professionali e sulle corrette modalità di gestione, da divulgare a livello regionale e locale.

Equità

La sorveglianza sanitaria degli ex-esposti a cancerogeni sarà migliorata, individuando le modalità assistenziali più appropriate e favorendo l’accesso ai servizi in modo tempestivo. Il Programma di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro sarà rilanciato attraverso la sottoscrizione di un protocollo specifico. Infine, verrà avviato il percorso per la revisione della Legge Regionale 8/2010, aggiornando i contenuti e le modalità organizzative per la prevenzione e il contrasto del mobbing.

 

Monitoraggio del Piano

Il monitoraggio periodico dell’avanzamento delle azioni previste dal Piano Strategico avverrà con cadenza trimestrale durante le riunioni del Comitato Regionale di Coordinamento. La U.O. Prevenzione Sanità-Pubblica illustrerà l’andamento delle diverse azioni, valutando eventuali rimodulazioni e l’impatto delle azioni concluse.

 

																				

Sentenze – Marzo 2025

Cassazione Penale, Sez. 4, 11 marzo 2025, n. 9796

Omessa valutazione del rischio connesso all’accesso in quota agli organi della macchina non segregati. Nessun comportamento abnorme

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 07 marzo 2025, n. 9454

Dito schiacciato dal macchinario. Indipendentemente dalla certificazione di conformità ai requisiti di sicurezza, il rischio di schiacciamento degli arti era evidente e prevedibile


																				

Aggiornamento normativo – Marzo 2025

EC 1-2025 UNI EN 13001-3-6:2022

Apparecchi di sollevamento – Criteri generali per il progetto – Parte 3-6: Stati limite e verifica dell’idoneità del macchinario – Cilindri idraulici

 

 

UNI EN ISO 56000:2025

Gestione dell’innovazione – Fondamenti e vocabolario

Recepisce 

EN ISO 56000:2025

 

 

UNI ISO 11174:2025

Atmosfere nei luoghi di lavoro – Determinazione del cadmio particellare e dei composti del cadmio – Metodo spettrometrico di assorbimento atomico a fiamma ed elettrotermico

Adotta 

ISO 11174:2023

 

 

UNI EN 1953:2025

Attrezzature per l’applicazione di prodotti vernicianti – Requisiti di sicurezza

Recepisce 

EN 1953:2025

 

 

UNI EN ISO 19650-6:2025

Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all’edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) – Gestione informativa mediante il Building Information Modelling – Parte 6: Informazioni sulla salute e sulla sicurezza

Recepisce 

EN ISO 19650-6:2025

 

 

UNI EN 12621:2025

Macchine per l’alimentazione e la circolazione di prodotti vernicianti liquidi – Requisiti di sicurezza

Recepisce 

EN 12621:2025

 

 

UNI ISO 19388:2025

Recupero, riciclaggio, trattamento e smaltimento dei fanghi – Requisiti e raccomandazioni per il funzionamento degli impianti di digestione anaerobica

Adotta 

ISO 19388:2023

 

 

UNI CEI CEN/CLC/TR 18115:2025

Governance dei dati e qualità per l’Intelligenza Artificiale nel contesto europeo

Recepisce 

CEN/CLC/TR 18115:2024

 

 

UNI EN 16668:2025

Valvole industriali – Requisiti e prove per valvole metalliche come accessori a pressione

Recepisce 

EN 16668:205

 


																				

Bando Isi 2024: apertura procedura informatica

Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, entro le ore 18.00, le aziende interessate possono accedere alla piattaforma online per compilare e inviare la domanda di partecipazione al Bando Isi 2024.

L’iniziativa dell’Inail prevede l’assegnazione di 600 milioni di euro a fondo perduto per sostenere le imprese che investono in progetti di miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le scadenze e le modalità delle fasi successive saranno rese note entro il 16 maggio 2025. Per un approfondimento sui requisiti di partecipazione e sulle tipologie di interventi finanziabili, è possibile consultare questa news dedicata al Bando Isi 2024.

																				

Distanze di sicurezza nei macchinari: come evitare infortuni secondo le norme EN349 e EN ISO 13857

Il documento pubblicato da Suva, Le distanze di sicurezza aiutano a evitare infortuni – EN 349 e EN ISO 13857, fornisce indicazioni fondamentali per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Le norme EN 349 e EN ISO 13857 stabiliscono criteri precisi per evitare che parti del corpo umano possano accedere a zone pericolose, riducendo così il rischio di infortuni.

 

Norma EN 349: distanze minime per evitare lo schiacciamento

La norma EN 349 specifica le distanze minime necessarie per prevenire il rischio di schiacciamento tra parti mobili di una macchina e parti fisse o altre parti mobili. Basandosi su dimensioni antropometriche, stabilisce le misure per evitare che dita, mani o altre parti del corpo vengano intrappolate nei macchinari.

 

Norma EN ISO 13857: distanze di sicurezza per barriere protettive

La norma EN ISO 13857 fornisce criteri per determinare le distanze di sicurezza tra strutture protettive e zone pericolose. Questa normativa considera:

  • L’accesso alle aree pericolose con arti superiori e inferiori

  • Il rischio di accesso dell’intero corpo

  • L’influenza dell’età e delle dimensioni delle persone, comprese protezioni per bambini in ambienti pubblici

Ad esempio, per impedire l’inserimento delle dita attraverso aperture, la norma specifica che un’apertura di 4 mm richiede una distanza minima di 2 mm dalla zona pericolosa, mentre un’apertura di 20 mm necessita di almeno 850 mm di distanza.

 

Come applicare correttamente le distanze di sicurezza

Per garantire un’applicazione efficace delle distanze di sicurezza, è essenziale effettuare una valutazione del rischio dettagliata, considerando:

  • Il tipo di macchina e il pericolo associato

  • La frequenza di accesso all’area pericolosa

  • Le caratteristiche degli operatori

Inoltre, le strutture protettive devono essere progettate per mantenere stabilità nel tempo, evitando il rischio di manomissioni o aggiramenti.

L’applicazione rigorosa di queste norme, come indicato dal documento di Suva, è essenziale per creare ambienti di lavoro più sicuri e ridurre significativamente il rischio di incidenti legati al contatto con parti pericolose delle macchine.

																				

Nuove linee guida INL sulla sicurezza sul lavoro: sanzioni e macchine pre-1996

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha recentemente pubblicato la Circolare INL n. 1/2025, che apporta chiarimenti significativi in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle macchine antecedenti alla Direttiva 89/392/CEE. 

 

Violazioni multiple e categorie omogenee

La circolare sottolinea che la violazione di più precetti appartenenti alla medesima “categoria omogenea” di requisiti di sicurezza deve essere considerata come un’unica infrazione. Le categorie omogenee raggruppano requisiti che tutelano specifici aspetti dell’ambiente lavorativo. Ad esempio, precetti riguardanti la stabilità strutturale o le vie di uscita d’emergenza rientrano nella stessa categoria. Pertanto, violazioni multiple all’interno della stessa categoria non comportano sanzioni separate, ma sono trattate come un’unica infrazione.

Conformità delle macchine ante Direttiva 89/392/CEE

Per quanto concerne le macchine prodotte prima del 21 settembre 1996, la circolare precisa che la normativa di riferimento rimane il Decreto Legislativo 81/2008. In particolare, l’articolo 70, comma 2, stabilisce che le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari devono essere conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e salute definiti nel Titolo III del decreto stesso. È essenziale che le aziende verifichino la conformità di tali macchine, adottando misure correttive ove necessario, per garantire la sicurezza dei lavoratori e l’adeguatezza alle normative vigenti.

 

Per maggiori dettagli, consulta la circolare completa qui.

																				

Avviso pubblico formazione e informazione 2024: opportunità di finanziamento per la sicurezza sul lavoro

L’Inail ha lanciato l’Avviso pubblico formazione e informazione 2024, un’iniziativa finalizzata a sostenere progetti integrati volti a migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi professionali, con particolare attenzione a quelli emergenti, attraverso attività di formazione e informazione su scala nazionale. Per questo avviso, l’Inail ha destinato un totale di 24 milioni di euro, ripartiti equamente in quattro aree tematiche, ognuna con un finanziamento di 6 milioni di euro.

 

Destinatari dei progetti

I progetti finanziati sono rivolti a diverse figure professionali, tra cui:

  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS);

  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale e di sito produttivo (RLST/RLSSP);

  • rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ambientale (RLSA o RLSSA);

  • responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione (RSPP, ASPP);

  • lavoratori;

  • datori di lavoro;

  • docenti tutor interni ed esterni coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)

 

Soggetti ammissibili e ambiti tematici

Possono presentare domanda di partecipazione i soggetti proponenti indicati nell’Avviso pubblico. Ciascun soggetto proponente, in forma singola o in aggregazione, può presentare una sola domanda.

L’Avviso pubblico finanzia progetti integrati di formazione e informazione aventi per oggetto i seguenti ambiti tematici:

  • “Prevenzione dei rischi psicosociali: attuali e future prospettive di valutazione e azione”;
  • “Il ruolo delle figure coinvolte nella prevenzione e tutela nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (PCTO);
  •  “Cambiamenti climatici – Sostenibilità ambientale/Sostenibilità sociale”;
  • “Personale viaggiante nella logistica (rischi della nuova mobilità, spostamenti in itinere, trasporti, logistica)”.

Come presentare la domanda

Le domande devono essere inviate esclusivamente per via telematica attraverso lo sportello informatico dell’Inail. Le date per l’invio telematico delle domande, per ciascuno dei quattro ambiti tematici, sono pubblicate sul sito dell’Inail nella sezione dedicata all’Avviso pubblico formazione e informazione 2024.

 

Ulteriori informazioni

Per facilitare la procedura di registrazione e invio delle domande, l’Inail ha reso disponibile un videotutorial nella pagina dedicata all’Avviso formazione e informazione 2024.

Per informazioni dettagliate su requisiti, modalità di partecipazione e scadenze, si invita a consultare l’Avviso pubblico completo sul sito ufficiale dell’Inail.

																				

Sentenze – Febbraio 2025

Cassazione Penale, Sez. 4, 10 febbraio 2025, n. 5187

Mano della lavoratrice interinale incastrata nel rullo di un macchinario. Obbligo formativo nella somministrazione di lavoro

 

Cassazione Penale, Sez. 3, 19 febbraio 2025, n. 6775

Infortunio mortale dell’addetto al reparto “anime” della fonderia. Pur se imprudente, il comportamento del lavoratore non esclude la responsabilità del datore di lavoro

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 20 febbraio 2025, n. 7006 

Infortunio con la macchina “calibratrice”: doveroso per il datore di lavoro ridurre al minimo il pericolo e, dunque, diminuire nella misura massima possibile la velocità di rotazione del tamburo

 

Cassazione Penale, Sez. 4, 24 febbraio 2025, n. 7489 

Amputazione del dito dell’operaio “confezionatore”. Responsabilità del datore di lavoro e del preposto

 


Fonte: Osservatorio Olympus – Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro

																				

Aggiornamento normativo – Febbraio 2025

UNI 11720:2025

Attività professionali non regolamentate – Figure professionali in ambito HSE (Health, Safety, Environment) – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità

 

 

UNI EN ISO 19085-7:2025

Macchine per la lavorazione del legno – Sicurezza – Parte 7: Piallatrici a filo, piallatrici a spessore, e piallatrici combinate a filo e a spessore

Recepisce 

EN ISO 19085-7:2024

 

 

UNI EN ISO 19085-9:2025

Macchine per la lavorazione del legno – Sicurezza – Parte 9: Seghe circolari da banco (con o senza tavola mobile)

Recepisce 

EN ISO 19085-9:2024

 

 

UNI EN ISO 19085-4:2025

Macchine per la lavorazione del legno – Sicurezza – Parte 4: Sezionatrici verticali per pannelli

Recepisce 

EN ISO 19085-4:2024

 

 

UNI ISO 18893:2025

Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Principi di sicurezza, ispezione, manutenzione e funzionamento

Adotta 

ISO 18893:2024

 

 

UNI EN ISO 16810:2025

Prove non distruttive – Esame ad ultrasuoni – Principi generali

Recepisce 

EN ISO 16810:2024

 

 

UNI EN ISO 7010:2025

Segni grafici – Colori e segnali di sicurezza – Segnali di sicurezza registrati

Recepisce 

EN ISO 7010:2020EN ISO 7010:2020/A1:2020EN ISO 7010:2020/A2:2022EN ISO 7010:2020/A3:2022EN ISO 7010:2020/A4:2023EN ISO 7010:2020/A5:2023EN ISO 7010:2020/A6:2023EN ISO 7010:2020/A7:2024EN ISO 7010:2020/A8:2024

 

 

UNI EN 81-41:2025

Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori – Ascensori speciali per il trasporto di persone e merci – Parte 41: Piattaforme elevatrici verticali previste per l’uso da parte di persone con mobilità ridotta

Recepisce 

EN 81-41:2024

 

 

UNI ISO 14072:2025

Gestione ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Requisiti e linee guida per la valutazione del ciclo di vita di un’organizzazione

Adotta 

ISO 14072:2024

 

 

UNI CEI EN ISO/IEC 27005:2025

Sicurezza delle informazioni, cybersecurity e protezione della privacy – Guida alla gestione del rischio relativo alla sicurezza delle informazioni

Recepisce 

EN ISO/IEC 27005:2024

 

 


Fonte: UNI- Ente Italiano normazione

																				

Impianti di interesse strategico: nuove regole per il rinnovo dell’AIA

Il recente Decreto-Legge 30 gennaio 2025, n. 5, introduce importanti novità sul rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per gli impianti di interesse strategico nazionale. Questi impianti, definiti dal Dl 207/2012 e identificati tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, dovranno ora rispettare criteri più rigorosi per garantire una maggiore tutela ambientale e sanitaria.

 

Valutazione del danno sanitario per l’AIA obbligatoria

Una delle principali novità riguarda l’obbligo di presentare una valutazione del danno sanitario (VDS) all’interno della documentazione per il rinnovo dell’AIA. Questo requisito, previsto dall’articolo 29-octies del Dlgs 152/2006, impone agli impianti di dimostrare il loro impatto sulla salute pubblica.

 

Nuovi criteri e aggiornamenti normativi per l’AIA

La redazione della valutazione del danno sanitario dovrà seguire le linee guida stabilite dal DM Salute 24 aprile 2013, il quale sarà aggiornato entro il 31 gennaio 2026 e successivamente ogni dieci anni. In alternativa, il Dl 30 gennaio 2025, n. 5, permette ai gestori di presentare una Valutazione di Impatto Sanitario (VIS), purché rispetti le Linee guida del DM 27 marzo 2019.

 

Standard per la valutazione dell’impatto ambientale nell’AIA

Per garantire il rispetto degli standard ambientali, la valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria dovrà basarsi sui valori limite stabiliti dal Dlgs 155/2010. Per la valutazione del rischio sanitario, invece, dovranno essere seguiti i parametri previsti dalle norme tecniche US-EPA.

 

Obiettivo dell’AIA: maggiore sostenibilità ambientale

Con queste nuove disposizioni, il governo punta a rafforzare le misure di sicurezza ambientale e sanitaria, assicurando che gli impianti strategici operino nel rispetto degli standard di sostenibilità e protezione della salute pubblica.